Partenza in calo per le borse europee, dopo la seduta poco mossa di ieri di Wall Street e la mattinata a due velocità dei listini asiatici.
A Piazza Affari il Ftse Mib apre in flessione dell’1,3% in area 24.550 punti, frenato dallo stacco delle cedole di alcune big cap. Ribassi più contenuti per il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Archiviata la riunione di giovedì della Bce, che ha sostanzialmente rimandato le decisioni definitive sul ritiro degli stimoli a giugno, il focus torna a concentrarsi prevalentemente sul conflitto in Ucraina, le prossime mosse della Fed e le trimestrali statunitensi.
In particolare, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha affermato che aumenti dei tassi di 75 punti base non dovrebbero essere esclusi al fine di contrastare prontamente l’inflazione mentre sul fronte dei conti, sono in programma oggi i risultati di IBM, Johnson & Johnson, Lockheed Martin e Netflix.
In Asia gli operatori valutano le misure del governo cinese a supporto dell’economia, dopo i nuovi lockdown per arginare il Covid che hanno causato anche un rallentamento del Pil cinese al 4,8% nel primo trimestre del 2022.
Intanto, la Banca mondiale ha tagliato dal 4,1% al 3,2% le sue previsioni per l’espansione economica globale nel 2022 in seguito all’invasione della Russia in Ucraina.
Per quanto riguarda il fronte geopolitico, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato ieri che le forze russe hanno iniziato le operazioni per conquistare la regione del Donbass nell’est del Paese.
Sul Forex l’euro/dollaro scambia poco mosso in area 1,078 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza sopra la soglia dei 128 yen per dollaro.
In lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 112,7 dollari e il Wti (-0,5%) a 107,1 dollari al barile, con focus sulle misure del governo cinese e sulla riduzione della produzione in Libia, oltre mezzo milione di barili al giorno, a causa delle manifestazioni politiche contro il primo ministro Abdul Hamid Dbeibah.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riapre in calo a 161 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 2,47%.
A Piazza Affari, fra le big cap, si mantengono sopra la parità Saipem (+1,2%), Tenaris (+1,1%) e Snam (+0,7%) mentre Stellantis (-6,4%), Banca Mediolanum (-4,9%), Unicredit (-5,1%) e Banco Bpm (-2,9%) scontano lo stacco del dividendo, così come Cnh Industrial (-1,2%), Ferrari (-1,4%) e Prysmian (-2,6%).