Mercati – Si allargano le perdite, Milano scivola a -1,9%

Borse europee in peggioramento rispetto all’apertura, mentre a Wall Street si prefigura una partenza debole dopo la chiusura poco mossa di ieri, con focus sulle trimestrali e sulle prossime mosse della Federal Reserve.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,9% in area 24.380 punti, appesantito dallo stacco delle cedole di alcune società. Ribassi più contenuti per il Cac 40 di Parigi (-1,3%), il Dax di Francoforte (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Archiviata la riunione di giovedì della Bce, che ha sostanzialmente rimandato le decisioni definitive sul ritiro degli stimoli a giugno, il focus è tornato a concentrarsi prevalentemente sul conflitto in Ucraina, l’inasprimento della stretta monetaria da parte della Fed e le trimestrali statunitensi.

Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha aperto ad aumenti dei tassi di 75 punti base al fine di contrastare l’inflazione mentre, sul fronte dei risultati corporate, si riuniscono oggi i board di IBM, Johnson & Johnson, Lockheed Martin e Netflix.

In Asia gli operatori valutano le misure del governo cinese a supporto dell’economia, dopo i nuovi lockdown per arginare il Covid che hanno frenato la crescita del Pil cinese al 4,8% nel primo trimestre del 2022. Attesa domani la decisione sul tasso d’interesse di riferimento della Banca Popolare Cinese, che venerdì ha ridotto il coefficiente di riserva obbligatoria.

La Banca mondiale ha tagliato dal 4,1% al 3,2% le sue previsioni per l’espansione economica globale nel 2022 in seguito all’invasione della Russia in Ucraina. Intanto le ostilità non si placano e secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, le forze russe hanno iniziato le operazioni per conquistare la regione del Donbass nell’est del Paese.

Sul Forex l’euro/dollaro scambia poco mosso in area 1,08 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 128,6.

In ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 111,5 dollari e il Wti (-1,6%) a 105,9 dollari al barile, con focus sulle misure del governo cinese e sulla riduzione della produzione in Libia, oltre mezzo milione di barili al giorno, a causa delle manifestazioni politiche contro il primo ministro Abdul Hamid Dbeibah.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 163 punti base con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 2,56%.

A Piazza Affari, fra le big cap, viaggiano in controtendenza Iveco (+2,2%), Saipem (+2%) e Italgas (+1%) mentre Banca Mediolanum (-6,4%), Stellantis (-5,8%) e Banco Bpm (-4,7%) sono tra le società che oggi staccano il dividendo, così come Unicredit, Cnh, Ferrari e Prysmian. Inoltre, Stellantis ha annunciato la sospensione dell’attività in Russia nello stabilimento di Kaluga.