Mercati Usa – Ancora in difesa

Il lungo weekend pasquale si conclude con una giornata di profondo rosso, lo scorso giovedì santo, e con una seduta invece più controllata a Pasquetta condizionate entrambe dalla forza del dollaro, delle materie prime e dalla esponenziale salita dei rendimenti obbligazionari.

Nella giornata di ieri, lo S&P500 termina invariato mentre il Dow Jones ed il Nasdaq flettono di un decimo di punto percentuale. Più marcata la discesa del Russell 2000 (-0,7%), unico indice a chiudere sui minimi intraday.

VIX in ribasso del due per cento a 22,2.

Sul mercato obbligazionario, si assiste invece ad un vero terremoto con i rendimenti che schizzano di diciotto punti base in due sedute salendo al 2,86%.

Tra le materie prime nuova salita del petrolio che continua a rafforzarsi raggiungendo i 107 dollari al barile.

Prosegue anche la crescita delle materie prime agricole, tra frumento e mais con quest’ultimo ai massimi dal 2012.

Molto tonico anche il comparto dei metalli preziosi con l’argento che guadagna l’uno per cento superando la soglia dei 26 dollari l’oncia, mentre l’oro tocca per un attimo la cifra dei 2.000 dollari l’oncia terminando invariato a $1.980.

Sul mercato valutario, il biglietto verde guadagna terreno nei confronti della moneta unica salendo fino a 1.078 e vola sullo yen a 126,9.