Mercati – Piazza Affari si conferma in rialzo (+1%), Nasdaq passa in negativo

Le borse europee proseguono in rialzo e Wall Street apre incerta, mentre si allenta la pressione sui rendimenti obbligazionari.

Il Ftse Mib avanza dell’1% in area 26.870 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) mentre il Ftse 100 di Londra è flat.

Oltreoceano, variazioni contrastanti per Dow Jones (+0,5%), S&P500 (invariato) e Nasdaq (-0,5%), con Netflix a -33% dopo aver registrato il primo calo degli abbonati in dieci anni. La stagione delle trimestrali proseguirà stasera con i conti di Tesla.

Gli operatori continuano a ponderare l’outlook economico tra diversi fattori di incertezza, tra cui il conflitto tra Russia e Ucraina, l’elevata inflazione e l’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali.

Charles Evans (Fed di Chicago) ha dichiarato che probabilmente i tassi supereranno il livello neutrale nella lotta all’inflazione mentre Martins Kazaks, membro del consiglio direttivo della Bce, ha aperto ad un aumento del costo del denaro già a luglio.

Intanto, si fa largo l’idea che l’accelerazione dei prezzi sia prossima a raggiungere il proprio picco e che la stretta monetaria possa non essere più aggressiva di quanto già incorporato nelle aspettative attuali.

In Cina, preoccupa la recrudescenza della pandemia anche se la People’s Bank of China non ha ritenuto necessario un taglio dei tassi di riferimento dei prestiti a famiglie e imprese per sostenere l’economia frenata dai lockdown.

Dall’agenda macroeconomica si segnalano i dati di marzo sui prezzi alla produzione in Germania (in accelerazione al +30,9% annuo) e quelli di febbraio sulla produzione industriale dell’eurozona (+0,7% mensile e + 2% tendenziale) e la bilancia commerciale italiana (deficit in calo a 1,66 miliardi).

Sul Forex, il dollaro perde terreno nei confronti delle altre valute dopo i recenti guadagni, mentre lo yen resta tra i peggior performer da inizio anno. L’euro/dollaro risale a 1,083 mentre il cambio fra il biglietto verde e la moneta nipponica si riduce a 127,9.

Tra le materie prime risalgono le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 108,15 dollari e il Wti (+1%) a 102,95 dollari, dopo il calo delle scorte statunitensi evidenziato dal report settimanale Api.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a circa 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,5%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate gli acquisti premiano soprattutto Banco Bpm (+4,2%), Bper (+4,2%) e Stm (+3,8%) mentre arretrano Amplifon (-3,3%), Diasorin (-1,8%) e Telecom Italia (-1,6%).