Indel B ha chiuso il 2021 con ricavi in crescita del 47,5% a 188,3 milioni, beneficiando principalmente del buon andamento dei mercati Automotive (+55,2% a 108 milioni), Leisure (+89,8% a 28,7 milioni) e Components & Spare parts (+44,9% a 26,5 milioni).
Il canale OEM1 (Original Equipment Manufacturer) ha conseguito ricavi pari a 88,6 milioni rispetto ai 58,5 milioni del 2020, con un incremento del 51,4%, principalmente sia per effetto della ripresa dell’Automotive Truck, che nei primi mesi del 2020 aveva scontato il trend negativo previsto, in North America e in Europa, accentuato dagli effetti della pandemia Covid-19, sia per effetto dell’incremento del mercato Cooling Appliances e Leisure. Al netto del contributo delle società acquisite ESC e SEA, l’incremento sarebbe stato del 37,2% con un risultato complessivo di 80,3 milioni.
Il canale AM (After Market) ha evidenziato ricavi per 67,5 milioni rispetto ai 43,4 milioni del 2020, con un incremento del 55,7%, principalmente per la crescita del Leisure. Al netto del contributo delle società acquisite ESC e SEA, l’incremento sarebbe stato del 44,8% con un risultato complessivo di 62,8 milioni.
Il canale Others, infine, ha conseguito ricavi pari a 27,6 milioni rispetto ai 18,4 milioni del 2020, con un incremento del 50,2%. Al netto del contributo della società acquisita ESC, l’incremento sarebbe stato del 39,6% con un risultato complessivo di 25,7 milioni.
Nel corso dell’esercizio 2021, circa il 70,4% dei “Ricavi delle vendite di prodotti” del Gruppo è stato realizzato al di fuori dell’Italia, mentre il 20,5% al di fuori dell’Europa, confermando così Indel B come una società globale.
L’Ebitda è più che raddoppiato passando dai 14,8 milioni del 2020 a 34,8 milioni, con una marginalità salita al 18,5% (11,6% nel 2020) grazie alla crescita dei ricavi e alla plusvalenza derivante dalla vendita della partecipazione nella Guangdong Iceco Enterprise per circa 9,1 milioni.
Al netto delle componenti di natura non ricorrente, l’Ebitda adjusted ha registrato un incremento di 7,5 milioni attestandosi a 25,8 milioni rispetto ai 18,3 milioni dell’esercizio 2020, con una incidenza sul Totale ricavi Adjusted che passa dal 14,5% del 2020 al 13,7% al 31 dicembre 2021. L’incidenza percentuale diminuisce per effetto globale degli aumenti degli overhead.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto quadruplicato da 6,1 milioni a 24,4 milioni, mentre l’utile adjusted si è attestato a 15,8 milioni dai 10 milioni del 2020.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 12,8 milioni rispetto ai 4,6 milioni al 31 dicembre 2020.
Per quanto riguarda la crisi Ucraina, il gruppo è esposto per circa 2,5 milioni di fatturato nella Federazione Russa.
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti, chiamata per il prossimo 27 maggio 2022 in unica convocazione, la distribuzione di un dividendo relativo all’esercizio 2021 per massimi 5.842.000 di euro mediante distribuzione di un dividendo lordo pari a 1,00 euro per azione con data di pagamento il giorno 8 giugno 2022 (stacco cedola 6 giugno 2022) e con record date alla data del 7 giugno 2022.