Mercati asiatici – Seduta di vendite in Cina, Giappone in rialzo

Seduta senza una direzione univoca per i principali listini asiatici, con l’azionario giapponese che si è mosso al rialzo mentre in Cina e a Hong Kong sono prevalse le vendite. Il discorso del Presidente XI Jinping non è riuscito a placare l’animo degli investitori desiderosi di ulteriori misure a sostegno della crescita.

Le azioni tech cinesi sono scese quindi per il terzo giorno consecutivo. Le vendite hanno interessato in particolar modo le società legate alla produzione di veicoli elettrici, considerando i lockdown che hanno portato a interruzioni della catena logistica. Lockdown difesi anche dal Presidente XI al Forum Boao.

Nel frattempo gli operatori di mercato si interrogano sul raggiungimento o meno del picco di inflazione. Un dibattito che si sta intensificando ma che non dovrebbe distogliere le maggiori banche centrali dal percorso di inasprimento della politica monetaria. L’inflazione continua infatti ad essere la principale osservata, alla luce anche dell’exploit dei prezzi in Nuova Zelanda aumentati al ritmo più veloce degli ultimi 32 anni.

Per quanto riguarda il Giappone, ricordiamo che nelle scorse giornate la Bank of Japan si è offerta di acquistare una quantità illimitata di obbligazioni per contenere i rendimenti, sottolineando il suo desiderio di impostazioni monetarie flessibili.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,0882 e il dollaro yen a 128,06. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,3%) a 108,18 dollari e il Wti (+1,3%) a 103,50 dollari al barile. Oro a 1.954,25 dollari l’oncia (-0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,1% e l’1,7%. In calo anche Hong Kong a -1,4%.

Positivi il Nikkei (+1,1%) e il Topix (+0,6%).

Il tutto dopo la seguente chiusura di ieri Wall Street: Nasdaq (-1,2%), S&P500 (-0,1%) e Dow Jones (+0,7%).