Mercati – Eurolistini in ordine sparso, Milano chiude a -0,3%

Finale contrastato per le borse europee mentre Wall Street ha rallentato ma si mantiene in territorio positivo, complice il buon andamento dei risultati societari che allontana i timori di recessione della prima economia mondiale.

A Milano il Ftse Mib termina in calo dello 0,3% a 24.805 punti, il Ftse 100 di Londra è pressoché invariato, mentre avanzano il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%). Oltreoceano, modesti guadagni per Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,2%), con Tesla (+6,6%) e American Airlines (+6,7%) in luce dopo le rispettive trimestrali.

Nel frattempo, si intensifica il dibattito sulla possibilità che l’inflazione abbia raggiunto il picco. Ipotesi che comunque non dovrebbe far desistere le banche centrali dall’obiettivo di una progressiva normalizzazione delle politiche monetarie, anche alla luce degli effetti della guerra sui prezzi.

Ieri il Beige Book della Fed ha evidenziato come l’economia americana sia cresciuta a un ritmo moderato fino a metà aprile, ma l’elevata inflazione e gli sviluppi geopolitici creano incertezza sull’outlook. In Europa, il membro del Consiglio direttivo della Bce Pierre Wunsch ha dichiarato che i tassi potrebbero essere portati sopra lo zero entro fine anno, mentre i colleghi Luis de Guindos e Martins Kazaks hanno aperto ad un aumento già a luglio.

Eventuali spunti sulle prossime mosse dell’Eurotower e della Fed potrebbero arrivare dagli interventi odierni di Jerome Powell e Christine Lagarde, nel corso di un evento del Fondo Monetario Internazionale.

Intanto, i dati finali di marzo sull’inflazione dell’eurozona hanno evidenziato un incremento annuo del 7,4%, lievemente al di sotto del preliminare (7,5%) ma in accelerazione dal 5,9% di febbraio.

Negli Usa, le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite la scorsa settimana a 184 mila unità, rispetto alle 180 mila previste dal consensus e alle 186 mila della rilevazione precedente. Le richieste continue sono scese a 1,42 milioni nella settimana terminata il 9 aprile, il livello più basso dal 1970.

Sul Forex l’euro/dollaro torna in area 1,086 mentre il cambio fra il biglietto verde e yen risale a 128,6. Tra le materie prime scambiano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 107,9 dollari e il Wti (+1,4%) a 103,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è poco mosso a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 2,6%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate spicca Saipem (+11,8%), dopo aver diffuso i risultati del primo trimestre 2022. Ben intonate Pirelli (+2,6%) e Interpump (+1,5%), mentre arretrano le utilities Snam (-3,25%), Terna (-2,3%), Hera (-1,9%) e A2A (-1,9%).