Mercati Usa – Previsto avvio in rialzo su indicazioni positive dalle trimestrali

I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,6-1,2%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street dopo che il buon inizio della stagione delle trimestrali ha alleviato i timori di recessione della prima economia mondiale.

Nel premarket, Tesla guadagna oltre l’8% dopo aver presentato i risultati ieri a mercati chiusi, evidenziando un primo trimestre record con ricavi e utili in crescita oltre le attese degli analisti.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso a due velocità con il listino tecnologico appesantito dal tonfo di Netflix in seguito alla diffusione dei conti. Il Nasdaq ha ceduto l’1,2% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,7%.

Sebbene la nuova earning season sia solo agli inizi, le indicazioni giunte dai risultati corporate sono incoraggianti, con l’80% delle società dello S&P 500 che hanno presentato i conti finora che hanno battuto le attese degli analisti.

Il tutto mentre si intensifica il dibattito sulla possibilità che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco, cosa che comunque non dovrebbe far deviare le banche centrali dal proprio percorso di normalizzazione delle politiche monetarie.

Eventuali spunti sulle prossime mosse della Bce e della Fed potrebbero arrivare dagli interventi odierni di Jerome Powell e Christine Lagarde, nel corso di un evento del Fondo Monetario Internazionale.

Intanto, il Beige Book della Fed diffuso ieri ha rivelato come l’economia americana sia cresciuta a un ritmo moderato fino a metà aprile, me l’incremento dei prezzi e gli sviluppi geopolitici creano incertezza e gettano ombre sull’outlook futuro.

In Europa, invece, il membro del Consiglio direttivo della Bce Pierre Wunsch ha dichiarato che i tassi potrebbero essere portati sopra lo zero entro fine anno, mentre i colleghi Luis de Guindos e Martins Kazaks hanno aperto ad un aumento già a luglio.

Sul fronte macro, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a 184 mila unità, rispetto alle 180 mila previste dal consensus e alle 186 mila della rilevazione precedente.