Nell’ambito della manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022, la società ha fornito un aggiornamento degli interventi per sostenere il fabbisogno finanziario di breve termine sino alla realizzazione dell’aumento di capitale di 2 miliardi di euro, previsto entro la fine dell’anno.
In particolare, lo scorso 30 marzo il socio CDP Industria ha versato 188 milioni in conto futuro aumento di capitale, mentre il 31 marzo Eni ha versato 458 milioni.
Sottoscritto, inoltre, il contratto di finanziamento relativo alla Liquidity Facility, garantita da Eni, e, a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive al primo utilizzo della stessa, in data 4 aprile 2022 è stata erogata in favore della Società l’intera tranche A del relativo finanziamento, per un importo pari a 680 milioni.
Sempre il 31 marzo, Sace ha approvato la garanzia sulla SACE Facility nell’ambito di ‘Garanzia Italia’ per la quale sono state richieste e sono attese specifiche approvazioni ministeriali; tale facility sostituirà la Liquidity Facility garantita da Eni.
Infine, Eni ha autorizzato la conversione dell’importo di 458 milioni versato in conto futuro aumento di capitale in versamento a patrimonio netto – “riserva targata”.
In seguito a tali versamenti, il debito lordo al 31 marzo 2022 ammonta a 3.709 milioni, la liquidità a 2.753 milioni mentre la cassa disponibile ammonta a 1.398 milioni. Nel contesto della manovra finanziaria, in data 31 marzo 2022 la Società ha provveduto alla cancellazione della Revolving Credit Facility da 1 miliardo.
Lo scorso 1 aprile 2022, S&P Global ha comunicato l’upgrade del rating creditizio di Saipem da BB- (CreditWatch Neg) a BB (Outlook positivo), mentre il 5 aprile la Società ha effettuato il rimborso di un prestito obbligazionario in scadenza per un ammontare pari a 500 milioni.
L’assemblea straordinaria del 17 maggio 2022 sarà chiamata a deliberare la riduzione del capitale sociale per perdite attraverso la riduzione del numero di azioni ordinarie con il raggruppamento delle stesse nel rapporto di 21 azioni ordinarie per ogni 100 azioni ordinarie, previo annullamento di 41 azioni proprie detenute dalla Società, e l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della delega, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, ad aumentare, in via inscindibile, il capitale sociale per 2 miliardi da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio a pagamento.