Saipem ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi in crescita del 20% a 1,94 miliardi, trainati da E&C offshore e dai due segmenti drilling, ma inferiori ai 2,2 miliardi previsti dal consensus.
L’Ebitda adjusted è aumentato oltre le attese a 145 milioni (95 milioni il consensus), con una marginalità al 7,5% (+200 punti base), grazie soprattutto al miglioramento nella divisione E&C offshore.
L’Ebit adjusted è risultato positivo per 14 milioni, rispetto al dato negativo per 34 milioni del primo trimestre 2021.
Il risultato netto adjusted ammonta ad una perdita di 85 milioni, in miglioramento di 20 milioni rispetto alla perdita di 105 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno. La variazione positiva registrata nel risultato operativo adjusted, 48 milioni, e nel saldo della gestione finanziaria, 8 milioni, è stata in parte compensata dal peggioramento nella gestione fiscale per circa 3 milioni e delle partecipazioni per 33 milioni.
In particolare, il risultato delle partecipazioni risente principalmente delle variazioni contrattuali per un progetto in Estremo Oriente che determinano la rilevazione di certe attività direttamente dai partner della JV, e delle differenze cambio per progetti in Russia.
Il risultato netto ha registrato una perdita di 98 milioni (perdita di 120 milioni nel primo trimestre del 2021) e sconta rispetto al risultato netto adjusted costi per l’emergenza sanitaria Covid-19 di 13 milioni.
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo trimestre 2022, principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading, ammontano a 45 milioni, rispetto ai 67 milioni nel primo trimestre del 2021.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2022 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 956 milioni, che al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni, registra un incremento di 191 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni), principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione.
L’Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS16, pari a 295 milioni, ammonta a 1.251 milioni, rispetto agli 1.541 milioni al 31 dicembre 2021. Il debito lordo, ante versamenti dei soci Eni e CDP Industria, al 31 marzo 2022 ammonta a 3.521 milioni, la liquidità a 2.107 milioni mentre la cassa disponibile ammonta a 752 milioni.
Nel corso del primo trimestre del 2022, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 2.356 milioni (+48% rispetto agli 1.594 milioni nel primo trimestre del 2021). Il portafoglio ordini al 31 marzo 2022 ammonta a 22.179 milioni (7.916 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 11.919 milioni nell’Engineering & Construction Onshore, 892 milioni nel Drilling Offshore e 1.452 milioni nel Drilling Onshore), di cui 6.596 milioni da realizzarsi nel 2022.
La riduzione di backlog nell’Engineering & Construction Onshore rispetto al dato del 31 Dicembre 2021, comunicato il 25 Marzo 2022, è dovuta anche alla risoluzione di alcuni contratti soggetti a condizioni sospensive che non si sono concretizzate. Il piano strategico 2022-25 presentato il 25 marzo 2022 non prevedeva alcun contributo di questi progetti negli obiettivi economico-finanziari.
Sui progetti in Russia, il backlog complessivo al 31 marzo 2022 è pari a 1.777 milioni, di cui 217 milioni per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Saipem ha confermato i target comunicati al mercato lo scorso 25 marzo.