Mercati – Milano in ribasso del 2,1%, Wall Street in rosso

Nel pomeriggio le principali borse europee continuano a viaggiare in territorio negativo. Intorno alle ore 16:20, il FTSE MIB di Milano cede il 2,1% in area 24.276 punti, il Dax di Fraconforte lascia sul terreno il 2,3%, il Cac40 di Parigi il 2,1%, l’Ibex35 di Madrid l’1,5% e il FTSE100 di Londra l’1,2%.

Oltreoceano, Wall Street si muove in rosso: il Dow Jones perde l’1,2%, lo S&P500 l’1,1% e il Nasdaq lo 0,8%.

I mercati hanno accolto negativamente la prospettiva di uno dei cicli di strette monetarie più aggressivi della storia da parte della Federal Reserve. L’intervento di ieri di Jerome Powell durante un panel del FMI ha sostanzialmente aperto a un rialzo dei tassi di interesse da 50 punti base nella riunione di maggio.

La lotta all’elevata inflazione portata avanti dall’Istituto ha alimentato anche le aspettative verso tre interventi consecutivi da mezzo punto percentuale. Powell ha citato infatti le minute dell’ultimo meeting che hanno sottolineato l’intenzione di diversi membri del board di avanzare “uno o più” interventi da mezzo punto percentuale. Politica monetaria che sembrerebbe prospettare la stretta più rapida dal 1982.

Sempre ieri, nel corso dell’evento del FMI, Christine Lagarde ha mantenuto invece un atteggiamento maggiormente cauto, escludendo un incremento del costo del denaro a luglio. Ogni decisione sarà presa sulla base dei dati macroeconomici, ha sottolineato il numero uno della BCE.

Notizie che hanno preso il sopravvento, oscurando i segnali positivi emersi dalla stagione delle trimestrali. Segnaliamo in merito che delle 91 società del S&P500 ad aver riportato risultati trimestrali finora, oltre l’80% ha superato le stime di utile e il 65% le stime di fatturato.

Sul fronte macro, l’agenda odierna ha visto la diffusione dei PMI manifatturiero, servizi e composito preliminari di aprile delle principali economie europee. Il dato dell’eurozona ha messo in evidenza un PMI manifatturiero in calo a 55,3 punti (56,5 punti marzo) ma migliore delle attese (54,9 punti). Il PMI servizi è aumentato invece a 57,7 punti (55,6 punti marzo; 55 punti consensus).  Negli USA la lettura preliminare di aprile del PMI S&P Global manifatturiero degli USA si è attestata a 59,7 punti (consensus 58 punti; 58,8 punti marzo) mentre il preliminare servizi ha registrato un valore di 54,7 punti (consensus 58 punti; 58 punti marzo).

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro scende in area 1,0802 e il dollaro/yen a 128,25. Tra le materie prime, le quotazioni del greggio cedono terreno con il Brent (-0,9) a 107,32 dollari e il Wti (-0,9%) a 102,75 dollari.

Tornando a Piazza Affari, in rialzo Hera (+0,5%), Terna (+0,5%) e Leonardo (+0,2%). In coda Amplifon (-3,5%), CNH (-4%) e Saipem (-6,3%). Quest’ultima dopo il rialzo della precedente seduta (+11,8%) in scia alla diffusione di una trimestrale migliore delle attese.