Mercati Usa – Partenza sprint e chiusura negativa

Seduta a due facce ieri a Wall Street con gli indici che ritracciano lentamente, ma con decisione, cedendo oltre tre punti percentuali rispetto all’apertura.

Oltre al sensibile calo di tutto il settore tecnologico le motivazioni per un simile cambio di direzione si possono cercare nella nuova risalita dei rendimenti obbligazionari e nella dichiarazione del Presidente della Federal Reserve il quale praticamente conferma il probabile aumento dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale nella prossima seduta di maggio.

Il bilancio definitivo registra il Russell in calo del 2,3%, il Nasdaq del 2,1%, lo S&P500 del 1,5% ed il Dow Jones del 1%.

Il listino tecnologico parte positivo grazie alle performance iniziali di Apple (+2%) e Tesla (+9%) con la prima che chiude in ribasso di mezzo punto percentuale e la seconda in rialzo del tre per cento.

Nvidia e Facebook cedono entrambe il sei per cento con il social network che realizza un nuovo minimo a 52 settimane. In calo anche Amazon (-3,7%) che torna al di sotto della soglia dei 3.000 dollari.

VIX in forte rialzo (+12%) a 22,7 punti.

Sul mercato obbligazionario ripartono al rialzo i rendimenti, dopo una seduta di pausa. Il Tbond avanza di sette punti base al 2,91%.

I metalli preziosi soffrono sulla parte meno nobile  – l’argento – che cede oltre il due per cento, mentre l’oro riesce a fatica a tenere la resistenza tecnica dei 1.950 dollari l’oncia.

Petrolio in rialzo meno di un punto percentuale a quota 103,5 dollari al barile.

Sul mercato valutario, il dollaro perde lievemente terreno nei confronti della moneta unica scivolando a 1,085, recuperando tuttavia una partenza al di sotto di 1,09. Yen in lieve ripresa nei confronti del biglietto verde a 128, ma destinato a riprendere la discesa.

Infine il rublo risale fino a 74, ben oltre i livelli precedenti allo scoppio del conflitto ucraino.