Mercati – Apertura in calo per l’Europa, a Milano Ftse Mib a -1,6%

Avvio negativo per le borse europee in scia all’inasprirsi della crisi Covi in Cina, all’inizio di una settimana che vedrà i conti delle big della tecnologia Usa e alcuni dati macroeconomici chiave come l’inflazione di aprile e Pil di Europa e Stati Uniti.

A Milano il Ftse Mib cede l’1,6% in area 23.890 punti. In calo anche il Cac 40 di Parigi (-1,9%), il Dax di Francoforte (-1,8%), il Ftse 100 di Londra (-1,8%) e l’Ibex 35 d Madrid (-1,2%).

Ad appesantire il sentiment degli operatori contribuisce il peggioramento della situazione pandemica in Cina, che rafforza le preoccupazioni su un rallentamento della domanda nella seconda economia mondiale.

Le autorità hanno imposto il lockdown in alcune aree di Pechino e ordinato test Covid obbligatori in un distretto, nel tentativo di prevenire il ripetersi dell’escalation di contagi che ha fermato Shanghai.

Provvedimenti che alimentano i timori sull’impatto sulla supply chain globale, deteriorando ulteriormente l’outlook dell’economia in un contesto in cui l’inflazione continua a penalizzare il sentiment dei mercati.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, la scorsa settimana ha aperto a un rialzo dei tassi di interesse da 50 punti base nella prossima riunione di maggio e ad almeno un altro intervento di tale entità nei mesi successivi, confermando l’approccio aggressivo nel combattere le pressioni sui prezzi.

Nei prossimi giorni, il focus degli investitori si concentrerà sui conti delle big tech americane, messe alla prova dalla crisi delle catene di fornitura, e sui dati sul Pil del primo trimestre di Eurozona e Stati Uniti.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro è in discesa a 1,072 nonostante la vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali francesi, mentre il dollaro/yen arretra in area 128 dopo aver sfiorato un picco a quota 129.

Tra le materie prime in forte calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3,9%) a 102 dollari e il Wti (-4%) a 98 dollari, in scia ai timori per l’impatto sulla domanda di carburante dei nuovi lockdown in Cina, il più grande importatore al mondo di petrolio.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 171 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,62%, dopo che venerdì a mercati chiusi S&P ha confermato il rating sull’Italia.

Tornando a Piazza Affari vendite in particolare su Tenaris (-3%), Telecom Italia (-2,8%), Eni (-2,5%), Cnh (-2,5%), Mediobanca (-2,4%) e Finecobank (-2,2%).