Mercati Usa – Apertura in rosso con nuovo tonfo del greggio

Partenza in calo a Wall Street, mentre torna a far paura la diffusione del Covid 19 facendo crollare le quotazioni del petrolio. Dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 cede lo 0,8%, il Dow Jones lo 0,7% e il Nasdaq lo 0,5%.

Ad appesantire il sentiment degli operatori contribuisce il peggioramento della situazione pandemica in Cina, che rafforza le preoccupazioni su un rallentamento della crescita nella seconda economia mondiale.

Pechino valuta ulteriori lockdown come fatto in precedenza a Shanghai, alimentando i timori sul rischio che il maggiore importatore di petrolio al mondo vada verso il peggiore shock della domanda visto dall’inizio della pandemia.

Di conseguenza, tra le materie prime le quotazioni del greggio sono in forte calo estendendo le perdite della scorsa settimana, con il Brent (-5,5%) a 100,3 dollari e il Wti (-5,6%) a 96,3 dollari.

Il tutto in un contesto che vede i mercati già alle prese con la minaccia di un rallentamento dell’economia globale, mentre la Federal Reserve si appresta ad una rapida stretta del costo del denaro per contrastare l’inflazione.

Il presidente della banca centrale Usa, Jerome Powell, la scorsa settimana ha aperto a un rialzo dei tassi di interesse da 50 punti base nella prossima riunione di maggio e ad almeno un altro intervento di tale entità nei mesi successivi.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro è in discesa a 1,072 nonostante la vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali francesi, mentre il dollaro/yen arretra sotto la soglia di 128 dopo aver sfiorato un picco a quota 129.

Nel comparto obbligazionario, infine, il clima di avversione al rischio spinge gli acquisti sui beni rifugio come i Treasury, con il rendimento del decennale americano in calo di nove punti base al 2,81% e quello del biennale di sette punti base al 2,60%.