Dopo la diffusione dei risultati 2021, KT&Partners ha confermato il giudizio ‘add’ su Beghelli e il fair value a 0,62 euro, pari a un potenziale upside di oltre il 67% rispetto al prezzo di chiusura di ieri di 0,37 euro.
La boutique finanziaria, nella valutazione della società, ha sottolineato di considerare anche la dismissione di asset non strategici, in linea alla strategia della società volta anche a un ulteriore deleveraging.
Il Gruppo ha chiuso il 2021 con ricavi in crescita del 16,2% a 148 milioni, sostenuti dall’andamento positivo sia del settore illuminazione (+12,3%) sia della nuova linea prodotti SanificaAria che ha portato la i ricavi del settore ‘Altre attività’ a più che raddoppiare a 10,5 milioni.
La crescita del business e il processo di ristrutturazione implementato dalla società negli ultimi anni per riorganizzare le attività hanno consentito un deciso miglioramento della reddittività.
L’Ebitda, infatti, è aumentato a un ritmo più rapido rispetto ai ricavi, registrando un +65% a 13,4 milioni con una marginalità salita all’8,9% (+260 punti base). L’esercizio si è chiuso con un ritorno all’utile per 3,1 milioni, rispetto alla perdita netta di 8,9 milioni registrata nel 2020.
Infine, la forte generazione di cassa ha consentito una riduzione dell’indebitamento finanziario netto di 11,8 milioni a 42,8 milioni, con un rapporto Net Debt Ebitda di 3,2x, beneficiando della maggiore marginalità, di una migliore gestione del capitale circolante e dall’incasso di 5,7 milioni di asset non core, che hanno più che compensato gli investimenti effettuati nel periodo.
Sulla base di tali risultati, KT&Partners ha leggermente limato le stime sul fatturato per includere il minor contributo delle altre attività, lascando invariate le previsioni sul segmento illuminazione anche sull’onda degli stimoli attesi dalla Renovaton Wave.
I ricavi 2022 sono ora stimati a 164 milioni, in crescita a un Cagr 2021-24 del 6,7%, mentre le previsioni sull’Ebitda margin 2022-24 sono state abbassate di circa 60 punti base al 9,7% per quest’anno, per poi salire al 10,8% nel 2024.
Infine, l’indebitamento finanziario netto è atteso diminuire a 33 milioni nel 2022, beneficiando anche del cash-in di 1,5 milioni derivante dalla cessione di asset effettuata lo scorso marzo, e a 13,4 milioni nel 2024.