Nel primo trimestre 2021 Iveco ha registrato ricavi in crescita dell’1,7% a 3,05 miliardi. I ricavi delle attività industriali sono risultati pari a 3,01 milioni, in aumento dell’1,5% principalmente per effetto di migliori prezzi e migliore mix.
L’Ebit adjusted è diminuito a 102 milioni dai 134 milioni del primo trimestre 2021, mentre l’Ebit adjusted delle attività industriali è sceso da 116 milioni a 82 milioni, con un margine al 2,7%.
L’utile netto adjusted è stato pari a 42 milioni dai 69 milioni nel primo trimestre 2021, escludendo un impatto negativo post imposte pari a 51 milioni in relazione alle attività in Russia e in Ucraina, principalmente per la svalutazione di alcuni elementi dell’attivo.
Il Free cash flow delle Attività Industriali è negativo per 166 milioni, in miglioramento di 137 milioni rispetto al primo trimestre del 2021 derivante dal minor assorbimento del capitale di funzionamento, nonostante l’impatto della mancanza di componenti sul livello delle scorte. La liquidità netta delle Attività Industriali è diminuita a 765 milioni da 1.063 milioni al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la società si aspetta che la catena logistico-produttiva continui a rappresentare la sfida principale dell’anno, considerando sia gli aumenti del prezzo delle materie prime sia la disponibilità di componenti, con il secondo trimestre che sarà quello più colpito.
In base all’attuale visibilità, per il 2022 il gruppo prevede ricavi delle attività industriali da stabili a in aumento del 3% rispetto al 2021, un Ebit adjusted tra 350 e 370 milioni e una liquidità netta delle attività industriali in leggero aumento rispetto al 31 dicembre 2021.
A livello globale i nuovi ordini per i veicoli industriali sono in diminuzione del 30% anno su anno, con i veicoli leggeri in diminuzione del 40%, e i veicoli medi e pesanti in diminuzione del 30%, a seguito della decisione manageriale di porre un tetto all’acquisizione degli ordini, per far fronte a un portafoglio ordini molto ampio e lunghi tempi di consegna, oltre che per rimanere disciplinati nella gestione dei prezzi lungo l’intera catena di distribuzione, così da prevenire la volatilità dei costi dei materiali a medio termine.
Attualmente, per i veicoli leggeri e per quelli medi e pesanti, sono già state vendute rispettivamente oltre 30 e 40 settimane di produzione.
La situazione geopolitica e il conflitto Russia-Ucraina si sono aggravati dalla fine di febbraio 2022. Iveco Group ha attività sia in Russia sia in Ucraina che sono state sospese nel corso del primo trimestre 2022. Russia e Ucraina non costituiscono una parte significativa del business del Gruppo, che sta comunque monitorando strettamente l’impatto del conflitto e su tutti gli aspetti della propria attività.