Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -1,3% al di sotto dell’analogo indice europeo (-1%) e del Ftse Mib (-0,9%), ma meglio del comparto bancario (-,21%).
Chiusura in ribasso per le borse europee, appesantite nel finale da Wall Street, dove si guarda soprattutto alle trimestrali. Sullo sfondo restano le incertezze legate alla guerra in Ucraina e i problemi nella supply chain, alle prossime mosse delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione e alla recrudescenza della pandemia in Cina, che intanto si è impegnata a sostenere l’economia e i mercati finanziari.
In rosso il listino principale, tra cui chiude in coda EXOR a -2,5%.
Tra le mid, tiene Anima Holding (+2%) che, dal 19 al 22 aprile 2022, ha acquistato 429.707 azioni proprie, al prezzo medio di 4,5227 euro ciascuna per un controvalore complessivo di 1,9 milioni, che salgono così a circa il 7,55% del capitale sociale.
Banca Ifis (-0,2%) ha concluso il programma di acquisto di azioni proprie avviato il 15 marzo 2022 e al servizio del “Piano LTI 2021-2023”. Ha acquistato 1.044.000 azioni (l’1,94% del capitale sociale) per un controvalore complessivo pari di 19,3 milioni. Ad oggi Banca Ifis detiene 1.383.139 azioni proprie, pari al 2,57% del capitale sociale.
Scivola in coda Mutuionline a -5,3%, risultando anche in fondo all’intero settore.
Tra le small fa meglio Gequity (+2,1%), giù Borgosesia (-2,4%).