Ambienthesis – Ok a bilancio 2021 e DPS di 0,0097 €, rinnovo Cda e nuova denominazione sociale “Greenthesis S.p.A.”

L’Assemblea degli Azionisti di Ambienthesis ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2021, che si è chiuso con un utile netto finale di 4 milioni, e la destinazione del relativo risultato d’esercizio.

Deliberato un dividendo lordo di 0,0097 euro per azione, per un controvalore totale di 1.461.675,80 euro, destinato a nuovo il residuo utile d’esercizio, pari a circa 2,34 milioni.

Il pagamento del dividendo avverrà a decorrere dal 29 giugno 2022, con stacco cedola fissata al 27 giugno e record date al 28 giugno.

L’Assemblea ha poi proceduto ad eleggere il Cda per il triennio 2022-2024, che rimarrà quindi in carica sino all’Assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio 2024, confermando in 7 il numero dei suoi componenti: Giovanni Bozzetti (confermato Presidente), Simona Grossi, Damiano Belli, Marco Sperandio, Susanna Pedretti, Gabriella Chiellino, Chiara Paolino.

In base alle informazioni di cui dispone la Società, a oggi nessuno dei nominati Consiglieri possiede azioni di Ambienthesis.

In sede Straordinaria, l’Assemblea ha dapprima proceduto a variare la denominazione sociale da “Ambienthesis S.p.A.” a “Greenthesis S.p.A.”.

Successivamente, l’Assemblea Straordinaria ha deliberato talune modifiche ad alcune clausole statutarie finalizzate a: (i) prevedere la possibilità che l’Assemblea possa tenersi anche unicamente con mezzi di telecomunicazione senza indicazione del luogo di convocazione (modifica dell’articolo 8 dello Statuto sociale); e (ii) eliminare l’obbligo che, in occasione delle riunioni del Cda e del Collegio Sindacale, il Presidente e il Segretario debbano trovarsi nel medesimo luogo (modifica degli articoli 21 e 26 dello Statuto sociale).

Al termine dell’Assemblea si è poi tenuta la prima riunione del neo nominato Cda, che ha deliberato di nominare Simona Grossi quale nuovo Amministratore Delegato e Damiano Belli e Marco Sperandio quali Chief Business Officer per i settori, rispettivamente, dell’industrial waste management e delle bonifiche e risanamenti ambientali, il primo, e del civil waste management e dell’intermediazione rifiuti, il secondo.