Nei primi tre mesi del 2022 Elica ha realizzato ricavi consolidati pari a 144 milioni, in aumento del 5,1% rispetto ai primi tre mesi del 2021 (+5,7% organico, +4,8% organica al netto dell’effetto cambio positivo).
L’incremento delle vendite è stato guidato dall’effetto price-mix e dal crescente contributo delle vendite a marchi propri in particolare in EMEA, nonostante un contesto di fornitura complesso e la situazione di incertezza di mercato dovuta al coflitto russo/ucraino.
Le vendite a marchi propri hanno evidenziato una crescita organica del 17,5%, trainate in particolare dalla gamma Nikola Tesla che, anche grazie all’introduzione del Nicola Tesla Fit, ha raggiunto un’incidenza del 15% sui ricavi Cooking. Nel complesso l’incidenza delle vendite a marchi propri sui ricavi Cooking si attesta al 53%
I ricavi OEM, invece, hanno registrato un decremento del 10,4% rispetto al periodo di riferimento a causa degli impatti sulla “supply chain” e al “phase out” pianificato su alcuni clienti.
Il segmento “Motori”, che rappresenta il 22% del fatturato totale, ha registrato una crescita organica del 16,4%, +65,1% reported, grazie al consolidamento E.M.C. e CPS, acquisite a inizio luglio, che per il trimestre hanno contribuito per 9,4 milioni.
L’Ebitda normalizzato è pari a 14,9 milioni, in aumento del 4% rispetto all’1Q21 e con un margine sui ricavi al 10,4%, grazie anche al contenimento delle SG&A. L’Ebitda reported è pari a 14 milioni (+4,3% a/a), con una marginalità del 9,8%.
L’Ebit normalizzato è pari a 9 milioni, in miglioramento rispetto agli 8,5 milioni dei primi tre mesi del 2021, con una marginalità del 6,2%. L’Ebit reported ammonta a 8,1 milioni (+34,1% a/a), con una marginalità del 5,6%.
La gestione finanziaria assorbe 0,4 milioni, superiori rispetto ai 0,3 milioni dei primi tre mesi del 2021.
L’utile netto normalizzato è pari a 5,9 milioni, leggermente in rialzo rispetto ai 5,6 dell’1Q21. Il risultato netto normalizzato di Pertinenza del Gruppo è pari a 5,4 milioni rispetto a 3,9 milioni del primo trimestre 2021
L’indebitamento finanziario netto, al netto dell’effetto IFRS 16 di 13,5 milioni, è pari a 31 milioni, in calo rispetto a 51,3 del pari periodo 2021 ma in aumento rispetto ai 22,7 al 31 dicembre 2021.
Per l’intero 2022 il management prevede una crescita organica di circa il 5-6% in uno scenario di domanda di mercato leggermente positiva. Nonostante la carenza e il prezzo elevato delle materie prime, la priorità per il gruppo rimane l’impegno nella creazione di valore. Prosegue, infine, il miglioramento della posizione finanziaria netta per sostenere gli investimenti in capacità produttiva, innovazione e le eventuali opportunità di M&A.