Mercati – Rallentano in scia a Wall Street, Milano a +0,3%

Le borse europee rallentano sui minimi intraday, ma si mantengono perlopiù in territorio positivo, in linea con Wall Street. Il Ftse Mib viaggia in rialzo dello 0,3% in area 23.900 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,9%) mentre l’Ibex 25 di Madrid scivola a -0,5%.

Oltreoceano, Dow Jones (+0,3%), S&P500 (+0,6%) e Nasdaq (+0,6%) hanno frenato subito dopo una partenza lanciata, sostenuta dai risultati di Meta Platforms, in attesa dei conti di Apple e Amazon in uscita stasera.

Le trimestrali continuano a fornire indicazioni mediamente positive, ma la volatilità resta elevata a causa dei timori legati al conflitto in Ucraina, i lockdown in Cina e il possibile impatto sull’economia della stretta monetaria delle banche centrali, in particolare la Fed.

Preoccupa anche la contrazione del prodotto interno lordo statunitense, la prima dal 2020. Nel primo trimestre 2022 l’economia statunitense ha registrato un calo dell’1,4% rispetto ai tre mesi precedenti, a fronte del +1% del consensus e del +6,9% della rilevazione precedente.

In Europa tiene banco il braccio di ferro con Mosca sul gas, dopo l’interruzione delle forniture a Polonia e Bulgaria, mentre la Germania ha aperto a un graduale embargo sul petrolio russo.

In mattinata è stato diffuso il bollettino economico della Bce, che evidenzia l’aumento dei rischi per l’outlook determinato dalla guerra e la necessità di mantenere una politica monetaria flessibile. Qualsiasi modifica ai tassi avverrà qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti di asset, mentre l’inflazione si manterrà elevata per via del rincaro dell’energia. Il vicepresidente dell’Eurotower, Luis de Guindos, ha affermato che l’inflazione è prossima a raggiungere il picco per poi rallentare nella seconda metà del 2022.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi (in calo a 180 mila unità) e sull’inflazione tedesca di aprile (in accelerazione al +7,4% annuo).

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene sui minimi dal 2017 a 1,05 mentre il cambio fra il biglietto verde e yen risale a 130,8 dopo che la Bank of Japan ha confermato la propria politica monetaria espansiva.

Tra le materie prime viaggiano sostanzialmente invariate le quotazioni del greggio con il Brent in area 105 dollari e il Wti (+0,1%) a 102,1 dollari, tra le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia globale e la possibilità di un embargo europeo al petrolio russo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano che si impenna al 2,71%.

Tornando infine a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate si distinguono Diasorin (+3,4%), Nexi (+3,3%) e Amplifon (+1,7%). In calo Saipem (-2,3%), Unicredit (-1,6%) e Leonardo (-1,5%).