Exxon Mobil ha riportato utili per il primo trimestre 2022 inferiori alle attese degli analisti. L’Eps adjusted si è salito a 2,07 dollari dagli 0,65 dollari dello scorso anno, ma inferiori ai 2,24 dollari previsti dal consensus.
L’utile netto è stato pari a 5,5 miliardi di dollari o 1,28 dollari ad azione, oltre il doppio rispetto ai 2,7 miliardi o 64 centesimi ad azione di un anni fa.
A pesare sul risultato è stato un onere di 3,4 miliardi di dollari iscritto a bilancio per riflettere i costi della preannunciata uscita dal mercato russo in conseguenza dell’invasione dell’Ucraina, inferiore ai 4 miliardi inizialmente stimati.
La produzione è diminuita del 3% rispetto ai primi tre mesi del 2021 a 3,675 koebd, rispetto ai 3,804 stimati dagli analisti. I ricavi sono aumentati da 59,14 miliardi a 90,5 miliardi, leggermente oltre gli 89,57 miliardi attesi.
La società ha triplicato il proprio piano di buyback fino a 30 miliardi di dollari per il 2022, dopo l’incremento dei profitti seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina e la conseguente impennata dei prezzi dell’energia.