Mercati Usa – Apertura incerta, ancora debole il Nasdaq

Partenza poco mossa a Wall Street dopo il selloff di venerdì guidato dal settore tecnologico, all’inizio di una settimana in cui l’attenzione degli operatori sarà rivolta soprattutto al meeting della Federal Reserve.

Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,2% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.

Il tonfo dell’azionario Usa ad aprile, tra i peggiori da quando la pandemia ha travolto i mercati nel 2020, continua ad appesantire il sentiment degli operatori, in attesa della riunione della Fed in programma questa settimana.

Secondo le attese, la banca centrale Usa dovrebbe alzare i tassi di interesse di 50 punti base, il maggior incremento dal 2000. La questione rimane su quanto rapidamente i tassi dovranno salire per riportare l’inflazione sotto controllo e se il ciclo di strette dei prossimi mesi spingerà l’economia in recessione.

Le pressioni sui prezzi sono alimentate dai costi elevati delle commodity in parte dovuti alle conseguenze del conflitto in Ucraina, in una situazione che potrebbe ulteriormente peggiorare nei prossimi mesi.

Secondo alcune indiscrezioni, l’Unione europea si appresta a proporre un embargo sul petrolio russo entro la fine dell’anno, con restrizioni alle importazioni che verranno introdotte gradualmente.

Tra le materie prime in rosso le quotazioni del greggio con il Brent (-2,6%) a 104,3 dollari e il Wti (-2,8%) a 101,6 dollari, in attesa del meeting Opec+ in programma questa settimana.

Sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute mantenendosi sui massimi da circa due anni, con il cambio euro/dollaro poco sopra quota 1,05 e il dollaro/yen in area 130.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano avanza di circa due punti base al 2,95% mentre quello del biennale cede circa un punto base al 2,71%.