Mercati Usa – Previsto avvio poco mosso nella settimana della Fed

I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,1-0,3%, preannunciando una partenza debole a Wall Street in un contesto in cui persistono i timori legati all’elevata inflazione, alla prospettiva di una stretta monetaria delle banche centrali e ai nuovi lockdown in Cina.

Venerdì i principali indici americani hanno chiuso in forte calo, guidati dal ribasso del listino tecnologico in scia al crollo di Amazon. Il Nasdaq ha perso il 4,2%, lo S&P 500 il 3,6% e il Dow Jones il 2,8%.

Il tonfo dell’azionario Usa ad aprile, tra i peggiori da quando la pandemia ha travolto i mercati nel 2020, continua ad appesantire il sentiment degli operatori, in attesa della riunione della Federal Reserve in programma questa settimana.

Secondo le attese, la banca centrale Usa dovrebbe alzare i tassi di interesse di 50 punti base, il maggior incremento dal 2000. La questione rimane su quanto rapidamente i tassi dovranno salire per riportare l’inflazione sotto controllo e se il ciclo di strette dei prossimi mesi spingerà l’economia in recessione.

Le pressioni sui prezzi sono alimentate dai costi elevati delle commodity in parte dovuti alle conseguenze del conflitto in Ucraina, in una situazione che potrebbe ulteriormente peggiorare nei prossimi mesi.

Secondo alcune indiscrezioni, l’Unione europea si appresta a proporre un embargo sul petrolio russo entro la fine dell’anno, con restrizioni alle importazioni che verranno introdotte gradualmente.