Nel 1Q 2022 BNP Paribas ha registrato un margine di intermediazione pari a 13.218 milioni, aumentato dell’11,7% rispetto al pari periodo del 2021.
Un andamento che è stato sostenuto in particolare dalla divisione Corporate & Institutional Banking (CIB) (+23,6% a parità di perimetro e tassi di cambio), in relazione al rafforzamento della divisione nel 2021 e 2022, in particolare nelle attività Azioni e Securities Services.
L’utile netto di gruppo si è fissato a 2.108 milioni, mettendo a segno un progresso del 19,2% a/a; al netto delle componenti straordinarie e delle tasse soggette alla norma IFRIC 21, il risultato si esprime in 3.785 milioni (+34%).
A fine marzo 2022, il Common Equity Tier 1 è pari al 12,4%.
All’interno della divisione CIB si rilevano le seguenti performance: Corporate Banking (+2% rispetto a una base di raffronto elevata nel primo trimestre 2021), Global Markets (+52,8%), Securities Services (+5,5%).
Gliimpieghi della controllata italiana BNL sono aumentati del 2,1% rispetto al primo trimestre 2021 e del 4,4% sul perimetro depurato dei crediti deteriorati, mentre i depositi sono saliti dell’8,5%. La raccolta indiretta aumenta del 3,9% grazie al sostegno del comparto assicurazione vita (+6,6% a/a, mentre la raccolta netta del Private Banking cresce 0,9 miliardi.
Il margine di intermediazione diminuisce del 3,1% e dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione Investment & Protection Services), BNL chiude il periodo con un utile ante imposte di 65 milioni (-33,8% rispetto al 1Q 2021).