Cnh ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi consolidati in crescita del 13% (+15% a cambi costanti) a 4,65 miliardi di dollari. I ricavi netti delle attività industriali sono aumentati del 13,2% a 4,18 miliardi, per effetto di migliori prezzi.
In particolare, i ricavi del settore Agriculture sono aumentati dell’11% a 3,38 miliardi, principalmente per effetto di migliori prezzi e di un migliore mix di prodotti, trainati prevalentemente dalle aree del Nord America e del Sud America.
Il settore Construction, invece, ha segnato un +22% a 803 milioni, per effetto di maggiori volumi, dovuti all’aumento della domanda nel settore industriale, alla crescita della quota di mercato e alla realizzazione di migliori prezzi principalmente in Nord America e Sud America.
L’Ebit adjusted delle attività industriali è aumentato del 9,2% a 429 milioni, con una marginalità al 10,3% (-40 punti base). Il margine Ebit Adjusted del segmento Agriculture è sceso al 12,6% (13,1% nel 1Q21), mentre quello del segmento Construction è pari al 4% (3,8% nel 1Q21).
L’utile netto adjusted è cresciuto del 7,4% a 378 milioni, con risultato diluito per azione adjusted pari a 0,28 dollari (0,26 dollari nel 1Q21). L’utile netto adjusted di marzo 2022 non tiene in considerazione, tra le altre cose, 71 milioni di dollari relativi alla svalutazione delle attività, dei crediti finanziari e della fiscalità differita a seguito della sospensione delle attività in Russia.
L’indebitamento netto industriale si è attestato a 2,1 miliardi, in aumento di 960 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 dopo un free cash flow delle attività industriali negativo per 1,1 miliardi per effetto di un assorbimento del capitale di funzionamento superiore al dato storico stagionale a causa delle interruzioni nella catena logistico-produttiva. L’indebitamento totale al 31 marzo 2022 è pari a 21,3 miliardi di dollari (20,9 miliardi di dollari al 31 dicembre 2021).