Mercati – Piazza Affari avanza (+1%) con l’Europa, focus sulle banche centrali

Mattinata positiva per le borse europee, mentre viaggiano poco mossi i futures di Wall Street e proseguono le vendite sull’obbligazionario.

Il Ftse Mib di Milano sale dell’1% in area 24.100 punti, ben intonato come l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%) e il Dax di Francoforte (+0,5%). In controtendenza il Ftse 100 di Londra (-0,4%) che ha riaperto oggi dopo la pausa di ieri per festività. Sulla parità i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura positiva della vigilia.

Le valutazioni contenute dei titoli dopo i recenti ribassi contribuiscono a riportare gli acquisti sulle piazze del Vecchio Continente, che intanto hanno archiviato il flash crash della seduta precedente, innescato da un errore di un trader di CitiGroup.

L’attenzione dei mercati è prevalentemente focalizzata sulla riunione della Federal Reserve, che domani dovrebbe annunciare un incremento dei tassi di interesse di 50 punti base, il maggiore dal 2000, dopo il primo ritocco di 25 punti base effettuato a marzo.

La mossa della banca centrale americana si inserisce nell’ambito di una serie di provvedimenti simili da parte di altri istituti a livello globale, al fine di contrastare l’inflazione. Anche la Bank of England, che si riunirà giovedì, è pronta ad alzare i tassi sui massimi da 13 anni e a fornire dettagli sulla dismissione di titoli, mentre gli operatori scommettono su 3-4 interventi da 25 punti base da parte della Bce nel 2022.

Le persistenti pressioni sui prezzi pongono rischi per la crescita globale, aggiungendosi alle incertezze determinate dalla guerra in Ucraina, che a sua volta ha alimentato la spirale inflazionistica, e ai lockdown in Cina per frenare la recrudescenza del Covid.

Dall’agenda macroeconomica si segnala la crescita sopra le attese dei prezzi alla produzione nell’eurozona (+5,3% congiunturale a marzo), mentre la disoccupazione tedesca rimane stabile al 5% ad aprile. Nei prossimi giorni riflettori puntati sul mercato del lavoro statunitense, con il job report mensile in uscita venerdì.

Sul Forex l’euro/dollaro resta debole a 1,051 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è stabile a 130,1.

Tra le materie prime scambiano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,3%) a 106,2 dollari e il Wti (-1,2%) a 103,9 dollari, in attesa del meeting Opec+ in programma giovedì.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 191 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,89%. Il tasso di riferimento della Germania è salito momentaneamente oltre l’1% per la prima volta dal 2015, mentre il rendimento delle obbligazioni del Regno Unito ha superato il 2% per poi ritracciare. Il T-Bond è a un soffio dalla soglia del 3%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Stm (+3%), Campari (+3%) dopo i conti e Stellantis (+2,9%) che acquisirà l’impresa di car sharing Share Now. In calo invece Amplifon (-1,6%) prima dei risultati, Recordati (-1,4%) e Italgas (-0,9%). In uscita anche la trimestrale di Cnh (-0,4%).