Partenza in rosso per Amplifon che cede il 2,4% a 36,19 euro, scivolando in coda al Ftse Mib (-0,2%).
Una performance che segue la chiusura a -1,4% di ieri, giorno della trimestrale.
Il periodo gennaio-marzo 2022 ha visto un fatturato consolidato pari a 495,8 milioni, in crescita del 15,7% (+14% a cambi costanti) su base annua, e un utile netto di 30,7 milioni (+31,7%).
La società rimane positiva per il prosieguo dell’anno e conferma la guidance per il 2022 comunicata lo scorso 3 marzo: ricavi di Amplifon esclusa Bay Audio in crescita high-single digit, ovvero ad un tasso superiore alla crescita attesa del mercato, un contributo di Bay Audio ai ricavi consolidati di circa 80 milioni, un’espansione dell’EBITDA margin su base ricorrente di almeno 40 punti base rispetto al 2021.
Tali aspettative non includono tuttavia eventuali significativi impatti negativi derivanti dal conflitto militare in Ucraina né cambiamenti rilevanti nell’evoluzione dell’emergenza sanitaria e quindi ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività economiche globali. La società, infine, ricorda di non avere alcuna attività in Ucraina e Russia.