Nel primo trimestre 2022 Ariston Holding ha realizzato ricavi pari a 552,1 milioni, in crescita del 23,8% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno grazie alla solida performance in tutte le divisioni e aree geografiche, sostenuta da una robusta domanda globale sia nel settore del riscaldamento che in quello dell’acqua calda.
I cambi valutari hanno avuto un effetto positivo del 2,2%, mentre il consolidamento per l’intero trimestre del neo-acquisito business di Chromagen ha rappresentato un’aggiunta del 7,1%.
L’Ebitda è aumentato del 15,4% a 67,2 milioni, mentre l’Ebit ha segnato un +17% a 46,6 milioni. L’Ebitda adjusted è cresciuto del 14,5% a 70,1 milioni, con una marginalità al 12,7% (13,7% nel 1Q21), mentre l’Ebit adjusted ha segnato un +15,6% a 50,1 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 9,1% (9,7% nel 1Q21).
Il Free cash flow del periodo è stato pari a -45,5 milioni, rispetto ai +10,3 milioni del primo trimestre del 2021. L’indebitamento finanziario netto è passato da 149 milioni a 20,6 milioni di cassa netta, sostanzialmente per via dell’incremento di circolante e all’esborso relativo all’acquisizione di Chromagen.
