Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,3%, rispetto al +2,7% dell’analogo indice europeo e al +1,6% del Ftse Mib.
Chiusura positiva per le borse del Vecchio Continente, in un clima pur sempre condizionato dai timori per l’elevata inflazione, i lockdown in Cina e la prospettiva di una stretta monetaria delle banche centrali.
Diversi istituti si riuniranno nei prossimi giorni a livello globale, con i riflettori puntati soprattutto sulla Fed, che dovrebbe aumentare i tassi di 50 punti base, maggior incremento dal 2000.
Per quanto riguarda i dati macro, i prezzi alla produzione nell’eurozona sono aumentati oltre le attese a marzo (+5,3% m/m). L’euro recupera leggermente sopra quota 1,05 dollari mentre lo spread Btp-Bund resta in prossimità dei 188 punti base, con il rendimento del decennale italiano oltre il 2,8%.
Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib avanza in particolare Mediobanca (+3,3%) seguita da Banco Bpm (+2,6%) e Intesa (+2%).
Fra le Mid Cap chiude in calo Mps (-1,2%), poco mosse le small cap.
All’estero, si segnalano i conti di Bnp Paribas.