Il Gruppo Edison archivia i primi tre mesi del 2022 con ricavi balzati a 7,1 miliardi, da 2,1 miliardi del pari periodo 2021, grazie al fronte del recupero delle attività industriali dopo le restrizioni imposte dalla pandemia.
L’EBITDA aumenta del 41,7% 105 milioni, per effetto soprattutto del contributo della produzione termoelettrica, delle attività gas e di alcuni effetti non ricorrenti. Risultato che ha più che compensato il calo della produzione idroelettrica, che ha sofferto la bassa idraulicità del periodo, e l’impatto negativo del rialzo dei prezzi sulla marginalità delle vendite ai clienti finali.
In questo scenario di incremento dei prezzi, Edison ha adottato “azioni di protezione dei clienti che hanno pesato sulla redditività delle attività downstream”.
L’utile netto di Gruppo registra una contrazione del 72% a 27 milioni, in conseguenza
dell’applicazione del decreto “Taglia prezzi” (DL 21 marzo 2022, n.21), del Sostegni-ter (DL 21 marzo 2022, n.21) e del Sostegni-ter (DL 27 gennaio 2022, n.4 convertito nella legge 28 marzo 2022, n.5) che hanno un valore complessivo stimato di oltre 100 milioni nel primo trimestre.
La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2022 evidenzia una liquidità di 226 milioni (debito di 104 milioni a fine 2021). Tale esito riflette la positiva generazione di cassa dell’attività operativa, a fronte di investimenti per il rafforzamento nei business della transizione energetica.
Il contesto attuale, caratterizzato da una volatilità molto elevata nei prezzi delle commodity e con alcuni interventi normativi sul settore energetico in corso di finalizzazione, non permette ancora di indicare una previsione annuale di Ebitda. Tuttavia, la società ritiene che la sua performance industriale dovrebbe rimanere prossima a quella dell’anno 2021.