Nel primo trimestre 2022 Ferrari ha consegnato 3.251 unità, in aumento del 17,3% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno trainate dalla Ferrari Roma e dalla famiglia delle SF90, insieme con la Portofino M.
Nel corso del trimestre sono iniziate, inoltre, le prime consegne della 812 Competizione. Le consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2 sono state in minor numero rispetto all’anno precedente e hanno raggiunto la fine della produzione in serie limitata. Le consegne della 296 GTB inizieranno nel secondo trimestre, secondo programma.
A livello geografico, l’area Emea ha registrato un aumento del 19,5% a 1.743 unità, le Americhe hanno subito una flessione del 12,8% a 658 unità, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato un robusto incremento del 46,9% a 285 unità, in linea con la forte domanda dalla Cina Continentale, e la regione Resto dell’APAC è cresciuta del 55,6% a 565 unità.
I ricavi sono aumentati del 17,3% a 1,186 miliardi (+16,6% a cambi costanti). I ricavi da Automobili e parti di ricambio sono cresciuti del 18,3% a 1,012 miliardi, grazie all’aumento dei volumi, al mix di prodotto positivo e al pricing, a cui si aggiunge il contributo delle personalizzazioni.
I ricavi da Motori sono diminuiti del 17,8% a 37 milioni, riflettendo la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023.
I ricavi da Sponsorizzazioni sono aumentati del 19,6% a 109 milioni grazie e principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente e al contributo delle attività legate al marchio, in parte compensato dalle minori sponsorizzazioni.
Per quanto riguarda i margini operativi, l’Ebitda è cresciuto del 12,5% a 423 milioni, con una marginalità al 35,7% (-150 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +15,4% a 307 milioni con un’incidenza sui ricavi al 25,9% (-40 punti base).
L’utile netto è aumentato del 16% a 239 milioni.
La generazione di free cash flow industriale è stata eccezionalmente forte, pari a 299 milioni, ed è stata trainata dall’Ebitda e dall’incasso degli anticipi per la Daytona SP3 e per la 812 Competizione A, in parte controbilanciati da spese in conto capitale per 132 milioni e dall’aumento del magazzino correlato alla crescita dei volumi prevista per l’intero anno. L’indebitamento netto industriale è diminuito a 136 milioni dai 297 milioni al 31 dicembre 2021.
Infine, Ferrari ha confermato la guidance 2022 che prevede ricavi per circa 4,8 miliardi, un Ebitda adjusted di 1,65-1,70 miliardi, un Ebit adjusted di 1,10-1,15 miliardi, un utile diluito adjusted per azione di 4,55-4,75 euro e un FCF industriale oltre 600 milioni.