Mercati – Previsto avvio cauto in attesa della Fed

Prevista una partenza poco mossa per le borse europee, in attesa dell’esito questa sera della riunione della Federal Reserve e di capire l’impatto di una stretta monetaria sulla crescita dell’economia.

Chiusura sopra la parità ieri a Wall Street, in una sessione interlocutoria in vista delle decisioni di oggi dell’istituto di Washington. Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,5% e Dow Jones e Nasdaq lo 0,2%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Honk Kong cede oltre l’1% dopo che gli Usa hanno iniziato un’indagine sull’Ipo del 2021 di Didi Global a New York. Ancora chiuse Tokyo e Shanghai per festività.

Le persistenti pressioni sui prezzi pongono rischi per la crescita globale, aggiungendosi alle incertezze determinate dalla guerra in Ucraina, che a sua volta ha alimentato la spirale inflazionistica, e ai lockdown in Cina per frenare la recrudescenza del Covid.

L’attenzione degli investitori è rivolta in particolare alla riunione della Fed, che dovrebbe annunciare un incremento dei tassi di interesse di 50 punti base, la stretta maggiore dal 2000, dopo il primo ritocco di 25 punti base effettuato a marzo.

Un punto chiave per i mercati sarà capire se i commenti del chairman Jerome Powell, nella conferenza stampa post meeting, conterranno qualche sorpresa hawkish che potrebbe alimentare i timori circa la minaccia di un rallentamento dell’economia con l’incremento del costo del denaro.

Sempre in tema banche centrali, domani, invece, sarà il turno della Bank of England, che secondo le attese alzerà i tassi di un quarto di punto percentuale portandoli sui livelli più alti dal 2009.

Sul fronte macro l’agenda di oggi prevede la lettura finale di aprile degli indici Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Stati Uniti, oltre ai dati sulle vendite al dettaglio a marzo nell’Eurozona e l’indice Ism non manifatturiero negli Usa.

Per quanto riguarda l’azionario, in programma oggi i Consigli di amministrazione per l’approvazione de risultati trimestrali di Enel, Ferrari Tim e Unicredit.