Partenza cauta a Wall Street, in attesa dell’esito questa sera del meeting della Federal Reserve che dovrebbe annunciare il maggior incremento dei tassi di interesse dal 2000. Dopo pochi minuti di scambi, Dow Jones e S&P 500 salgono dello 0,1% e il Nasdaq cede lo0,1%.
Al termine della due giorni di riunione, la Fed dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 50 punti base, dopo il primo ritocco di 25 punti base effettuato a marzo, oltre a fornire dettagli sul piano per ridurre il proprio bilancio.
Il focus sarà però rivolto soprattutto sulle prossime mosse dell’istituto di Washington, con gli operatori che monitoreranno le parole del chairman Jerome Powell in cerca di eventuali commenti hawkish che potrebbe alimentare i timori di un rallentamento dell’economia con l’incremento del costo del denaro.
Sempre in tema banche centrali, domani, sarà il turno della Bank of England, che secondo le attese alzerà i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandolo sui livelli più alti dal 2009.
Intanto Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Bce, ha affermato che è tempo che i responsabili politici agiscano per contrastare l’inflazione, aprendo ad un rialzo del costo del denaro già a luglio.
Sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute dopo i recenti guadagni, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,055 e il dollaro/yen tornato sotto quota 130.
Tra le materie prime in deciso rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+4,2%) a 109,4 dollari e il Wti (+4,6%) a 107 dollari, dopo il calo delle scorte Usa evidenziato dal report Api e con la prospettiva di un embargo Ue al petrolio russo.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano avanza di un punto base al 2,98% e quello del biennale di quattro punti base al 2,82%.