Mercati Usa – Seduta interlocutoria in attesa della FED

Listini che faticano a trovare una direzione cambiando segno o riducendo improvvisamente i guadagni, ma senza alcuna particolare motivazione.

Il nervosismo anticipa la seduta odierna che si concluderà con la decisione finale della Banca Centrale domestica che potrebbe anche alzare i tassi di interesse di mezzo puto percentuale.

Il bilancio della giornata si conclude con un progresso di mezzo punto percentuale per lo S&P500, dello 0,2% sia per il Dow Jones che per il Nasdaq, mentre il Russell 2000 riesce a salire di quasi un punto percentuale (+0,8%).

VIX in forte ribasso (-8%) a 29,25 punti.

Giornata di flessione dei rendimenti obbligazionari che interrompono quattro sedute di ascesa consecutive scendendo al 2,94%, sulla scadenza decennale.

Tra le materie prime, il petrolio cede oltre due punti percentuali scivolando a 102,5 dollari al barile, in una seduta molto volatile recuperando da perdite più rilevanti, dopo essere tornato anche per qualche momento in territorio positivo.

Tra i metalli preziosi, si arresta l’interminabile discesa di oro ed argento i quali, tuttavia, non riescono a rimbalzare con decisione.

Sul mercato valutario nessuna variazione di rilievo con il biglietto verde sempre molto forte nei confronti delle principali divise ed in particolare a 1,05 nei confronti della moneta unica, 130 rispetto allo yen e 71 verso il rublo russo.