Mercati asiatici – Ripartono in denaro i listini cinesi

Seduta di acquisti per i principali mercati asiatici, con il Giappone ancora chiuso, dopo che la Federal Reserve americana ha alzato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, come previsto, e ha segnalato mosse simili per i prossimi due incontri.

Sono così scemati i timori di aumenti di grandi dimensioni. Il presidente Jerome Powell, infatti, ha affermato che un aumento di 75 punti base “non è qualcosa che il comitato sta attivamente prendendo in considerazione”, stimolando il rally del mercato.

La banca centrale statunitense consentirà inoltre alle sue partecipazioni in Treasury e titoli garantiti da ipoteca di diminuire a giugno a un ritmo mensile iniziale combinato di 47,5 miliardi di dollari, aumentando in tre mesi a 95 miliardi.

È probabile che la reazione del mercato si evolva man mano che gli investitori digeriscono il commento di Powell. Un’ondata globale di inasprimento monetario insieme alle pressioni sui prezzi alimentate dalle materie prime potrebbe ancora danneggiare la crescita economica.

Il tutto mentre all’orizzonte non si intravede ancora una de-escalation del conflitto Russia-Ucraina e in Cina si sperano misure a sostegno dell’economia indebolita dai lockdown da Covid.

Rimanendo in Cina, sul fronte macro, ad aprile il Purchasing Managers Index (Pmi) composito è diminuito a 37,2 punti dai 43,9 punti di marzo. In calo anche l’indicatore relativo al settore dei servizi, che ad aprile si è attestato a 36,2 punti dopo i 42 punti di marzo. Gli analisti avevano stimato un valore di 40 punti.

Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,0597 e il dollaro/yen a 129,48. Tra le materie prime, petrolio in rialzo oltre i 108 dollari al barile, con il Brent (+0,7%) a 110,96 dollari e il Wti (+0,6%) a 108,50 dollari al barile. Oro a 1.899 dollari l’oncia (+1,6%).

Tornando ai listini asiatici, orfani del Giappone chiuso per festività, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,1% e l’1,4%. Hong Kong in rialzo dello 0,6%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: S&P500 (+3%), Nasdaq (+3,2%), Dow Jones (+2,8%) e Russell 2000 (+2,7%).