Mercati – Rallentano il passo ma rimangono positivi, Piazza Affari a +1,1%

Borse europee in rialzo ma in prossimità dei minimi intraday. A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,1% in area 24.170 punti, in rallentamento rispetto all’apertura così come il Cac 40 di Parigi (+1,6%), il Dax di Francoforte (+1,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%). Intanto, i futures di Wall Street viaggiano in calo di circa mezzo punto percentuale dopo la chiusura positiva di ieri in scia alle delibere della Federal Reserve.

Come da attese, la banca centrale statunitense ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base e il presidente Jerome Powell ha indicato mosse simili per i prossimi due incontri, escludendo ritocchi da 75 punti base. Inoltre, la Fed avvierà a giugno la riduzione del proprio bilancio tramite la cessione di titoli a un ritmo iniziale di 47,5 miliardi di dollari al mese, per poi salire a 95 miliardi.

Oggi toccherà alla Banca d’Inghilterra, che dovrebbe alzare i tassi al livello più alto degli ultimi 13 anni e fornire dettagli sulla vendita di titoli di Stato.

Sullo sfondo restano i timori per un rallentamento della crescita globale, minacciata dalle persistenti pressioni sui prezzi, dai lockdown in Cina e dal perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina.

In Europa, gli ordini di fabbrica tedeschi sono crollati del 4,7% mensile a marzo (-3,1% tendenziale), mentre il membro del comitato esecutivo della Bce Fabio Panetta ha affermato che l’espansione economica nell’area dell’euro si è quasi fermata. In Cina, le restrizioni per il Covid hanno portato l’indice Caixin servizi a registrare il calo maggiore da febbraio 2020.

Sul Forex il dollaro torna a rafforzarsi dopo il calo di ieri in scia alla Fed, portando l’euro/dollaro in area 1,059 e il cambio fra biglietto verde e yen a 129,5.

Tra le materie prime rifiatano le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 110,5 dollari e il Wti (+0,1%) a 107,9 dollari, dopo il rally di ieri sostenuto dalla proposta di embargo sul petrolio russo da parte della Commissione Europea.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 195 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,96%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap spicca Unicredit (+6,5%) dopo i risultati trimestrali e la conferma dei target, con la riduzione dell’esposizione verso la Russia. In rialzo anche Finecobank (+3,6%) e Interpump (+3,6%), in calo invece Enel (-1%) all’indomani della trimestrale e Leonardo (-1%).

Bene Stellantis (+1,6%) dopo i dati sui ricavi del primo trimestre 2022, poco mossa Telecom Italia (+0,1%) in seguito ai conti. Entrambe hanno confermato le guidance per l’intero esercizio.