Unicredit – Rettifiche su crediti per 1,3 mld verso la Russia e utile di 0,2 mld includendo la Russia nel 1Q 2022

Escludendo la Russia, Unicredit archivia il primo trimestre 2022 con ricavi netti aumentati del 7,9% a/a a 4,7 miliardi.

I ricavi totali sono stati pari a 4,8 miliardi, in rialzo del 12% rispetto al trimestre precedente e del 5,5% rispetto al pari periodo del 2021, trainati da maggiori commissioni e margine d’interesse.

Il margine di interesse si è fissato a 2,2 miliardi (-4,2% trim/trim; +2% trim/trim al netto di poste straordinarie in Germania nel 4Q 2021 e dell’effetto giorni).

Le commissioni sono state pari a 1,8 miliardi, segnando +9% trim/trim e +8% a/a.

I costi sono stati pari a 2,3 miliardi, in calo del 5% trim/trim e del 3% a/a, una dinamica che ha portato il rapporto costi/ricavi al 47,8 per cento nel 1trim22, in calo di 8,4 punti percentuali rrim/trim e di 4 punti percentuali a/a.

L’utile netto è stato pari a 1,2 miliardi, in rialzo di 91,1% per cento trim/trim e del 48% a/a. L’utile netto contabile si è attestato a 1,2 miliardi (+37,8% a/a).

Dalla lettura dei risultati del gruppo includendo la Russia, emerge che i ricavi netti sono diminuiti del 3,3% trim/trim e in calo del 17,2% a/a a 3,7 miliardi, mentre l’utile netto è sceso del 62,4% trim/trim e in calo del 70,2% a/a a 247 milioni.

L’EPS è stato di 0,11 euro, in calo del 62,1% trim/trim e del 70,3% a/a.

La qualità dell’attivo rileva un rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e totale crediti
lordi di gruppo al 3,5% e un rapporto tra esposizioni deteriorate nette e totale crediti netti pari all’1,6 per cento.

Le sofferenze lorde si sono attestate a 4,4 miliardi (+1,9 per cento trim/trim, -39,6% a/a) con un rapporto di copertura del 76,6% (in rialzo di 2% trim/trim, -1% a/a).

Le inadempienze probabili lorde (UTP) si sono attestate 10,3 miliardi (-3,3% trim/trim, -22,9% a/a), con un rapporto di copertura del 46,1% (invariati trim/trim, -2% a/a).

Nel corso del primo trimestre, il gruppo ha contabilizzato rettifiche su crediti per 1,3 miliardi quasi interamente verso la Russia.

La Raccolta gestita assomma a 214 miliardi, in calo del 3% rispetto al trimestre precedente (+3% a/a).

La Raccolta amministrata scende del 7% trim/trim a 153 miliardi (+7% a/a), mentre i Depositi si riducono dell’1% trim/trim a 371 miliardi (+3% a/a).

Il CET1 ratio di Gruppo è pari al 14,0%, pur tenendo conto sia della deduzione di 1,6 miliardi per il riacquisto di azioni proprie relativo all’esercizio 2021, sia di 0,4 miliardi di dividendi maturati.

Il patrimonio netto tangibile di si è attestato a 52,3 miliardi, in calo dell’1% trim/trim e in rialzo dell’1,1% a/a, a fronte di un valore contabile tangibile per azione di Gruppo pari a 23,9 euro (+0,3% trim/trim e +3,9% a/a).