Al 31 marzo 2022 il gruppo ha registrato ricavi netti pari a 21,8 milioni (+27,6% a/a).
Il margine di interesse è pari a 7,6 milioni in crescita del 93% sul corrispondente periodo del passato esercizio in relazione al maggior contributo derivante dal banking book in particolare sui titoli governativi italiani legati all’inflazione e dai nuovi impieghi garantiti dallo Stato.
Le commissioni nette sono pari a 6,2 milioni, in aumento del 21,7% sul 2021, grazie all’incremento di tutte le voci, sia di natura ricorrente per l’incremento delle masse gestite e in consulenza, sia di natura transazionale.
Il risultato netto dell’attività finanziaria e dei dividendi, pari a 7,6 milioni, è sostanzialmente
in linea con i 7,8 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio, nonostante uno scenario di mercato caratterizzato nel 2022 da forte volatilità e indici negativi per tutte le principali asset class.
Il saldo degli altri proventi e oneri di gestione, pari a 0,4 milioni, aumenta del 54,7%, principalmente per i maggiori proventi su pratiche di credito garantito dal Fondo di Garanzia MCC.
Il risultato della gestione operativa sale del 53,4% a 9,1 milioni, equivalente ad un cost income del 58,3%, che si raffronta con il 65,3% del primo trimestre 2021.
L’utile netto consolidato si fissa a 5,2 milioni (+86,6% rispetto al medesimo periodo del 2021).
La raccolta totale clientela, inclusa la Raccolta Fiduciaria netta, si attesta a 5,8 miliardi (+5,2% a/a), rispetto a 5,9 miliardi a fine anno 2021.
La raccolta diretta si incrementa di 149,9 milioni passando dai 932,6 milioni di euro del 31 marzo 2021 ai 1.082 milioni del 31 marzo 2022.
La raccolta indiretta, esclusa la Raccolta Fiduciaria netta, si incrementa di 0,1 miliardi passando da 3,9 miliardi del 31 marzo 2021 a 4,0 miliardi del 31 marzo 2022 (+3,1%). Al suo interno si incrementa il risparmio amministrato per 52,0 milioni (+1,6%) e le gestioni patrimoniali per 68,3 milioni (+9,6%).
I Fondi Propri consolidati di Banca Profilo alla data del 31 marzo 2022 sono pari a 139,5 milioni, con un CET 1 Ratio consolidato del 23,07%, calcolato in base alle disposizioni transitorie previste a seguito dell’entrata in vigore del principio contabile IFRS 9.
Il CET 1 Capital Ratio consolidato fully loaded è pari al 23,05%, largamente superiore ai requisiti normativi.
L’indicatore di liquidità LCR (Liquidity Coverage Ratio), determinato sul perimetro prudenziale consolidato, risulta ampiamente superiore al 100% e pari al 172,22% circa.
