Nel 1Q 2022 i ricavi caratteristiche della gestione operativa aumentano del 10,4% a/a a 122 milioni, beneficiando della crescita del margine di interesse (+4,7% a 65,3 milioni), del risultato netto delle attività e passività finanziarie (+194,7% a 9,1 milioni) e delle commissioni nette per 2,4 milioni (+5,3% a 46,3 milioni) e dal saldo degli altri proventi e oneri di gestione (+55% a 0,7 milioni).
L’aggregato degli oneri operativi si attesta a circa 66,3 milioni ed evidenzia un saldo in linea
rispetto al periodo di confronto (+0,8%).
Il risultato della gestione operativa è pari a 55,7 milioni, in aumento del 24,7% rispetto al periodo di confronto.
Il Cost income ratio è al 60,3% e migliora di 5,4 pts.
Il risultato corrente al netto delle imposte di aumenta del 18% a 24,7 milioni, in
considerazione principalmente del costo del credito, aumentato del 52% a circa 9,9 milioni; delle rettifiche di valore nette su titoli di proprietà negative per 1,0 milioni (positive per 0,4 milioni nel periodo di confronto); degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri negativi per 0,3 milioni (negativi per 0,2 milioni nel 2021); degli oneri relativi al sistema bancario pari a circa 7,3 milioni (6,8 milioni nel 2021); delle imposte sul reddito dell’operatività corrente pari a 12,4 milioni (+17,9% a/a).
Il risultato della gestione non ricorrente è positivo per circa 8,2 milioni (negativo
per 0,9 milioni nel periodo di confronto), in relazione al rilascio di 9,3 milioni dello stanziamento rilevato lo scorso esercizio per riflettere la valutazione sulla mancata possibilità di compensazione della prima quota di alcuni crediti fiscali superbonus acquistati
da terzi ed oggetto di sequestro nonché del relativo effetto fiscale di 2,6 milioni e della componente reddituale positiva rilevata in febbraio per 1,5 milioni connessa ad istanza di
rimborso presentata all’Agenzia delle Entrate (IRAP anno 2014 per ramo d’azienda conferito alla ex controllata BPS).
L’utile netto di periodo si fissa a 32,9 milioni, in crescita del 64,5% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.
Dal lato patrimoniale, le masse della clientela amministrate al 31 marzo 2022 ammontano a 30,2 miliardi, in lieve calo rispetto al saldo di fine esercizio 2021(-0,8%).
La raccolta diretta è pari a circa 12,9 miliardi, in aumento del 3,5% sul 31 dicembre 2021, per effetto principalmente della crescita dei debiti verso la clientela (+3,9%) caratterizzata dal maggior ricorso ad operazioni di pronti contro termine di raccolta con clientela istituzionale (0,7 miliardi rispetto a 0,2 miliardi di euro).
La raccolta indiretta evidenzia un saldo di 17,3 miliardi di euro (-3,8%). La raccolta da clientela ordinaria si è attestata a 10,6 miliardi, in calo del 4,0% rispetto alla fine dell’esercizio precedente, a causa dell’andamento del comparto gestito (-3,7%) e del risparmio amministrato (-4,8%) determinato dall’effetto mercato negativo di periodo.
Gli impieghi verso clientela si attestano a circa 11,2 miliardi, in aumento dell’1,0% rispetto al saldo di fine esercizio 2021.
L’incidenza sui crediti deteriorati è contenuta, con un NPL ratio lordo al 4,0% (4,1% al 31 dicembre 2021) e netto al 2,1%.
La valutazione dei crediti porta i livelli di coverage sui crediti deteriorati al 50,6% e
sui crediti in bonis allo 0,9%.
Al 31 marzo 2022 il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1 ratio, costituito dal Capitale primario di classe 1 (CET1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 15,6% (15,6% al 31 dicembre 2021). Il Tier1 ratio, costituito dal totale Capitale di classe 1 (T1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 15,6% (15,6% al 31 dicembre 2021), mentre il Total Capital ratio, costituito dal totale Fondi Propri rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 15,6% (15,7% al 31 dicembre 2021).
L’indicatore di liquidità LCR è pari al 195,7%.