A fine marzo 2021 il margine di intermediazione del gruppo si attesta a 355,3 milioni, aumentato del 5,8% a/a. All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 129,2 milioni (+10,1% a/a), mentre il margine da servizi si fissa a 226,1 milioni (+3,6% a/a).
Più in dettaglio, le commissioni nette ammontano a 168,8 milioni (+9,1% a/a), di cui 112 milioni di ommissioni da gestione e intermediazione (+6,7% a/a) e 56,8 milioni di commissioni da servizi bancari (+14,4% a/a).
Il trading in titoli, cambi e derivati si attesta 39,1 milioni (-3,9% a/a) e il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita risulta pari 13,1 milioni (-23,4% a/a).
I costi operativi aumentano del 3,6% a/a a 201,6 milioni, al cui interno le spese amministrative ammontano a 57,9 milioni, +1,9% a/a, mentre le spese
relative al personale sono pari a 143,7 milioni (+4,3% a/a).
Il cost/income, grazie alle iniziative di efficientamento poste in atto, risulta in calo al 56,7% rispetto al 58% di fine primo trimestre 2021.
Il risultato lordo di gestione è pari a 153,7 milioni, in crescita dell’8,9% a/a.
Gli ammortamenti sono pari a 24,7 milioni (+12,8% a/a).
Il risultato operativo si attesta a 129 milioni, +8,2% rispetto a fine marzo 2021.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a -0,9 milioni rispetto a 2,2 milioni nello
stesso periodo dell’anno precedente e le rettifiche nette di valore su crediti si attestano a 0,3 milioni, in calo del 95,3% rispetto a fine primo trimestre 2021.
Il saldo delle componenti straordinarie è pari a -16,9 milioni (-22,6 milioni nel primo
trimestre 2021) e comprende tra l’altro 29,1 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, di contributo ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà.
L’utile netto consolidato si attesta a 76,9 milioni, in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A livello patrimoniale, al fine marzo 2022 i crediti verso la clientela sono pari a 39,7 miliardi, in calo rispetto a 40,2 miliardi a fine anno 2021, mentre la raccolta da clientela è pari a 37,3 miliardi, in lieve diminuzione da 37,7 miliardi al 31 dicembre 2021.
Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari allo 0,3% (rispetto a 0,4% a fine primo trimestre 2021) dato significativamente inferiore alla media di sistema pari a 1,04%. La percentuale di copertura delle sofferenze è del 74,8% (72,7% a fine primo trimestre 2021); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale, è pari al 82,9%.
Il costo del credito di periodo è sostanzialmente pari nullo, in relazione al contenuto valore delle rettifiche su crediti (circa 0,3 milioni).
Il CET1 ratio fully loaded calcolato su Credemholding è pari a 13,6%, ai massimi livelli del
sistema. Il Tier 1 capital ratio è pari a 13,9% e il Total capital ratio è pari a 15,5%. Per il 2022 il CET1 Ratio minimo (SREP) assegnato al Gruppo è pari a 7,56%.