Intesa SP – Risultato netto a 1,7 mld (+10,2% a/a) escludendo l’impatto Russia e Ucraina

Nel primo trimestre 2022 il gruppo Intesa registra interessi netti pari a 1.956 milioni, in aumento dello 0,1% rispetto ai 1.954 milioni del quarto trimestre 2021 e dello 0,2%
rispetto al primo trimestre 2021.

Le commissioni nette sono pari a 2.286 milioni, in calo del 9,7% rispetto al quarto trimestre 2021. In dettaglio, si registra una diminuzione del 4,5% delle commissioni da attività bancaria commerciale e del 14,8% delle commissioni da attività di gestione,
intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,), nel cui ambito si registra una diminuzione dello 0,9% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli, del 21,2% per quella relativa al risparmio gestito e del 3,4% per quella relativa ai prodotti assicurativi.

Le commissioni nette diminuiscono dell’ 1,2% rispetto al primo trimestre 2021. In dettaglio, si registra una diminuzione del 5,1% delle commissioni da attività bancaria commerciale e
del 5,4% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito l’apporto da intermediazione e collocamento di titoli diminuisce del 22,4%, quello da risparmio gestito del 3,7% e quello da prodotti assicurativi dello 0,7%.

Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 402 milioni, rispetto ai 410 milioni del
quarto trimestre 2021 e ai 398 milioni del primo trimestre 2021.

Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è pari a 767 milioni, rispetto a 108 milioni del quarto trimestre 2021, con la componente relativa alla clientela che aumenta a 88 milioni da 80 milioni, quella di capital markets che registra un saldo negativo per 11 milioni rispetto a un saldo positivo per 118 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria che riporta un saldo positivo per 694 milioni rispetto a un saldo negativo per 89 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che registra un saldo negativo per 4 milioni rispetto a un saldo negativo per un milione.

Il risultato di 767 milioni si confronta con i 795 milioni del primo trimestre 2021, trimestre in cui l’apporto della componente relativa alla clientela era stato di 85 milioni, quello della componente di capital markets di 318 milioni, quello dell’attività di trading e tesoreria di 387 milioni e quello dei prodotti strutturati di credito di 5 milioni.

I proventi operativi netti sono pari a 5.414 milioni, in aumento del 7,8% rispetto al quarto trimestre 2021 e in flessione dell’ 1,4% rispetto al primo trimestre 2021.

I costi operativi ammontano a 2.504 milioni, in calo del 17,3% rispetto al quarto trimestre 2021, a seguito di una diminuzione del 14,5% per le spese del personale, del 27,6% per le spese amministrative e del 6,8% per gli ammortamenti; i costi operativi si riducono del 3,2% rispetto al corrispondente trimestre 2021, a seguito di una diminuzione del 3,2% per le spese del personale e del 6% per le spese amministrative e di un aumento del 2,6% per gli ammortamenti.

Il risultato della gestione operativa si fissa a 2.910 milioni, in progresso del 46% rispetto al quarto trimestre 2021 e dello 0,2% rispetto al primo trimestre 2021.

Il cost/income ratio è pari al 46,3%, rispetto al 60,3% del quarto trimestre 2021 e al 47,1% del primo trimestre 2021.

Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 702 milioni  e includono 801 milioni
per l’esposizione a Russia e Ucraina e 314 milioni di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19), rispetto a 1.222 milioni del quarto trimestre 2021.

Il risultato netto consolidato è pari a 1.024 milioni, in calo del 32,5% a/a; il risultato netto si esprime in 1.670 milioni escludendo le rettifiche di valore per l’esposizione a Russia e Ucraina (+10,2% a/a). A fine anno 2021 il risultato netto era pari a 179 milioni.

A livello patrimoniale, i finanziamenti verso la clientela a fine marzo 2022 sono pari a 468 miliardi, in aumento dello 0,7% rispetto al 31 dicembre 2021.

Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 6.788 milioni, in diminuzione del 4,1% rispetto al 31 dicembre 2021.

In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 2.139 milioni rispetto a 2.130 milioni del 31 dicembre 2021, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,5% (0,5% al 31 dicembre 2021), e un grado di copertura al 70,6% (70,4% a fine 2021).

Le inadempienze probabili diminuiscono a 4.202 milioni da 4.325 milioni del dicembre 2021 e i crediti scaduti/sconfinanti scendono a 447 milioni da 622 milioni a fine 2021.

Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 1.247 miliardi, in diminuzione del
2,3% rispetto al 31 dicembre 2021. Al loro interno, la raccolta diretta bancaria ammonta a 549 miliardi, in diminuzione dell’ 1,1% rispetto al 31 dicembre 2021.

La raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche è pari a 195 miliardi, in diminuzione del 4,6% rispetto al 31 dicembre 2021.

La raccolta indiretta ammonta a 696 miliardi, in diminuzione del 3,2% rispetto al 31 dicembre 2021. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 460 miliardi, in diminuzione del 3,1% rispetto al 31 dicembre 2021; la nuova produzione vita nel primo trimestre 2022 ammonta a 3,8 miliardi. La raccolta amministrata è pari a 237 miliardi, in calo del 3,4% rispetto a fine anno 2021.

Dal lato della solidità patrimoniale, i coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2022 – calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022 deducendo dal capitale 717 milioni di dividendi maturati nel primo trimestre – risultano pari al 13,8% per il Common Equity Tier 1 ratio (14,5% a fine 2021), 16% per il Tier 1 ratio (16,4% a fine 2021), 18,6% per il coefficiente patrimoniale totale (19,1% a fine 2021).