Nel pomeriggio accelerano i ribassi nel Vecchio Continente, con il FTSE MIB di Milano (-1,6%) in area 23.380 punti. Il Dax di Francoforte lascia sul terreno il 2,1%, il Cac40 di Parigi il 2,4%, l’Ibex35 di Madrid l’1,6% e il FTSE100 di Londra l’1,8%.
In negativo anche i maggiori indici di Wall Street, con il Dow Jones a -1,4% lo S&P500 a -1,8% e il Nasdaq a -2,6%.
Prima dell’apertura dei mercati oltreoceano è stato diffuso il Job Report USA di aprile. La lettura dei Non Farm Payroll ha visto la creazione di 428mila posti di lavoro nel settore non agricolo, oltre le attese (380mila unità) ed esattamente in linea con il dato di marzo (428mila nuovi posti di lavoro rivisto da 431mila unità).
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,6% (consensus 3,5%) mentre il salario orario è aumentato dello 0,3% su base mensile (consensus +0,4%) e del 5,5% su base annua (consensus +5,5%). Nonostante i salari medi siano aumentati pur rimanendo sotto le attese rispetto a marzo 2022, il mantenersi su elevati livelli continua a rappresentare una preoccupazione per le pressioni inflazionistiche connesse.
L’aumento dell’inflazione, la stretta monetaria delle banche centrali, i lockdown in Cina e la situazione in Ucraina continuano ad appesantire il sentiment sui mercati. La risk aversion subentrata ieri ha immediatamente accantonato l’iniziale ottimismo sperimentato dopo le decisioni della Federal Reserve di mercoledì.
Le prospettive di condizioni finanziarie meno favorevoli e la recrudescenza del virus in Cina alimentano i timori e rischi per una recessione. Segnaliamo in merito che la potenza asiatica ha confermato la strategia zero-contagi e messo in guardia l’opinione pubblica dal mettere in discussione l’approccio portato avanti dal presidente Xi Jinping.
Gli altri spunti provenienti dall’agenda macro odierna hanno indicato un calo della produzione industriale tedesca a marzo del 3,9% su base mensile (consensus -1,3%) e del 3,5% su base annua (consensus -0,4%). In Italia, le vendite al dettaglio di marzo hanno mostrato invece una flessione su base mensile dello 0,5% e un incremento del 5,6% rispetto a marzo 2021.
Intanto sul Forex, sale il cambio Eur/Usd a 1,0568 e il cambio USD/JPY a 130,36. Tra le materie prime, in frazionale rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,7%) a 109,03 dollari e il Wti (+0,7%) a 111,71 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,094%.
Tornando a Piazza Affari, positive Leonardo (+0,8%), Eni (+1,1%) e Stellantis (+2,3%). In coda Moncler (-5%) e Campari (-6,1%).