Mercati – Apertura negativa per l’Europa, a Milano Ftse Mib a -0,5%

Apertura debole per le borse europee, in un clima in cui il sentiment degli operatori continua ad essere appesantito dai timori legati all’inflazione, dalla stretta monetaria delle banche centrali e dai lockdown in Cina per Covid.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 23.650 punti. In ribasso anche il Cac 40 di Parigi (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Pesante sell-off ieri a Wall Street guidato dal settore tecnologico, con il Nasdaq che ha perso il 5%, lo S&P 500 il 3,6% e il Dow Jones il 3,1%. In rosso, stamane, anche le piazze cinesi, con Shanghai in calo di oltre il 2,1% e Hong Kong del 3,9%.

Una nuova ondata di avversione al rischio ha rapidamente spazzato via il sollievo seguito alle decisioni meno aggressive del previsto della Federal Reserve, che mercoledì ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base ma escluso prossimi interventi di entità maggiore.

Gli operatori, infatti, sono presto tornati a scontrarsi con la prospettiva di condizioni finanziarie meno favorevoli, mentre la guerra in Ucraina e la recrudescenza del virus in Cina alimentano i rischi di recessione.

Intanto sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, in attesa oggi del Job Report Usa di aprile. Il cambio euro/dollaro ha bucato al ribasso la soglia di 1,05 mentre il dollaro/yen è balzato nuovamente a 130,5.

Tra le materie prime ancora in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,7%) a 111,7 dollari e il Wti (+0,8%) a 109,1 dollari, sulla prospettiva di un embargo europeo al petrolio russo e dopo che ieri l’Opec+ ha confermato il graduale aumento della produzione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,03%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Leonardo (+1,1%), dopo aver diffuso ieri a mercati chiusi i risultati trimestrali. In rialzo all’indomani dei conti anche Banco Bpm (+0,6%), meentre arretrano Ferrari (-1,6%), Interpump (-1,6%), Moncler (-1,5%), Stm (-1,2%) e Nexi (-1,4%).