Mattinata prevalentemente in ribasso per le principali borse europee, con il FTSE MIB di Milano a -0,1% in area 23.731 punti. Il Dax di Francoforte cede l’1,1% il Cac40 di Parigi l’1,2% l’Ibex35 di Madrid lo 0,8% e il FTSE100 di Londra lo 0,7%
L’aumento dell’inflazione, la stretta monetaria delle banche centrali, i lockdown in Cina e la situazione in Ucraina continuano ad appesantire il sentiment dei mercati. Oltreoceano, i futures si muovono anch’essi in territorio negativo dopo il pesante sell off osservato ieri a Wall Street che ha visto il Nasdaq cedere il 5%.
La risk aversion subentrata ha immediatamente messo da parte l’iniziale sollievo di mercoledì dopo le decisioni della Federal Reserve che ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base ed escluso interventi di entità maggiore.
Restano tuttavia le prospettive di condizioni finanziarie meno favorevoli che insieme al conflitto in Ucraina e la recrudescenza del virus in Cina alimentano i timori e rischi per una recessione. Nonostante gli impatti sul contesto economico, la potenza asiatica ha ribadito la strategia “lockdown” e messo in guardia dal mettere in discussione l’approccio portato avanti dal presidente Xi Jinping.
L’agenda macro odierna ha visto un calo della produzione industriale tedesca a marzo del 3,9% su base mensile (consensus -1,3%) e del 3,5% su base annua (consensus -0,4%). In Italia, le vendite al dettaglio di marzo hanno mostrato una flessione su base mensile dello 0,5% e un incremento del 5,6% rispetto a marzo 2021. Nel pomeriggio focus pronto a spostarsi sul Job Report USA di aprile.
Intanto sul Forex, sale il cambio Eur/Usd a 1,0569 e il cambio USD/JPY a 130,53. Tra le materie prime, rialzo per le quotazioni del greggio con il Brent (+2,1%) a 113,31 dollari e il Wti (+2,2%) a 110,58 dollari, sulla prospettiva di un embargo europeo al petrolio russo.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 199 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,07%.
Tornando a Piazza Affari, positive Stellantis (+3,5%), Leonardo (+3,3%) e Iveco (+2,4%). Leonardo ha diffuso ieri a mercati chiusi i risultati trimestrali. Lettera su Amplifon (-2,5%) e Campari (-3%).