Mercati Usa – Apertura ancora in rosso, Nasdaq a -0,8%

Partenza ancora negativa a Wall Street dopo il crollo di ieri, in scia ai crescenti timori di stagflazione e in seguito alla diffusione del Job Report di aprile. Dopo pochi minuti di scambi, Il Nasdaq cede lo 0,8% e Dow Jones e S&P 500 lo 0,6%.

Sul fronte macro, lo scorso mese i non farm payroll negli Stati Uniti sono aumentati di 428.000 unità, oltre le 380.000 previste dal consensus e in linea alla rilevazione di marzo (rivista da 431.000).

Il tasso di disoccupazione, invece, è rimasto stabile al 3,6% rispetto al 3,5% atteso dagli analisti, mentre i salari medi sono cresciuti dello 0,3% su base mensile rispetto al +0,4% stimato dal consensus e al +0,5% del mese precedente.

Sebbene il mercato del lavoro americano continui a mostrare solidi segnali, crescono le preoccupazioni che l’economia Usa risenta dell’incremento del costo del denaro e che tassi più alti non saranno sufficienti a raffreddare le pressioni sui prezzi.

Una nuova ondata di avversione al rischio ha rapidamente spazzato via il sollievo seguito alle decisioni meno aggressive del previsto della Federal Reserve, che mercoledì ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base ma escluso prossimi interventi di entità maggiore.

Gli operatori, infatti, sono presto tornati a scontrarsi con la prospettiva di condizioni finanziarie meno favorevoli, mentre la guerra in Ucraina e la recrudescenza del virus in Cina alimentano i rischi di recessione.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,057 dopo che un membro della Bce ha dichiarato che i tassi di interesse potrebbero essere alzati sopra le zero entro la fine dell’anno, mentre il dollaro/yen avanza a 130,5.

Tra le materie prime le quotazioni del greggio sono in rialzo per la terza seduta consecutiva con il Brent (+1,3%) a 112,3 dollari e il Wti (+1,1%) a 109,5 dollari, avviandosi a chiudere la seconda settimana consecutiva di guadagni.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano avanza di altri otto punti base al 3,12% e quello del biennale di due punti base al 2,72%.