Mercati – Eurolistini in rosso, Milano a -1,3%

Borse europee in peggioramento rispetto all’apertura, in un clima sempre appesantito dalle incertezze legate all’inflazione, all’inasprimento della politica monetaria e al possibile rallentamento dell’economia globale.

A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1,3% a 23.165 punti, negativo come il Cac 40 di Parigi (-1,3%), il Ftse 100 di Londra (-1,3%), il Dax di Francoforte (-1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%). In calo di oltre un punto percentuale anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo cinque settimane consecutive di ribassi.

L’avversione al rischio rimane dominante sui mercati, complici le conseguenze del conflitto in Ucraina e dei lockdown in Cina.

Per quanto riguarda gli ultimi sviluppi legati alla Russia, i paesi del G7 si sono impegnati a vietare l’importazione di petrolio russo e l’Unione europea sta lavorando a un piano simile, malgrado i dubbi dell’Ungheria.

Riflettori puntati oggi sull’intervento del presidente russo Vladimir Putin alla parata del 9 maggio, mentre in Cina il premier Li Keqiang ha sottolineato il peggioramento della situazione occupazionale a causa delle restrizioni per il Covid.

A ciò si aggiungono le indicazioni giunte dai dati di venerdì sul mercato del lavoro statunitense, che lasciano poco spazio per un cambio di rotta da parte della Fed nei suoi piani di aumento dei tassi e riduzione del bilancio per contrastare l’inflazione. A tal proposito, l’attenzione si sposterà mercoledì sul report relativo ai prezzi al consumo negli Usa, che dovrebbe mostrare il primo rallentamento dopo sette mesi.

Sul Forex il dollaro rimane forte nei confronti delle altre valute, con il cambio EUR/USD a 1,052 e il dollaro/yen in rialzo a 131,2.

Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,7%) a 110,5 dollari e il Wti (-1,9%) a 107,7 dollari, dopo i guadagni dell’ultima ottava e tra i dubbi sulla domanda cinese.

Vendite sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in rialzo a 205 punti base e il rendimento del decennale italiano al 3,21%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap avanzano Leonardo (+2,2%) e Tenaris (+1,1%). In calo soprattutto Amplifon (-4,7%) e Diasorin (-3,3%).