Mercati – Procedono in calo, Piazza Affari a -1,6%

Giornata all’insegna delle vendite in Europa e a Wall Street, in un mercato azionario appesantito dai timori legati all’inflazione, all’inasprimento della politica monetaria e al possibile rallentamento dell’economia globale.

A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1,6% a 23.090 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%), il Ftse 100 di Londra (-1,6%) e il Cac 40 di Parigi (-1,7%). Variazioni simili in apertura per gli indici americani Dow Jones (-1,5%), S&P500 (-1,6%) e Nasdaq (-1,9%).

Dopo cinque settimane consecutive di ribassi, l’avversione al rischio rimane dominante sui mercati, anche a causa del conflitto in Ucraina e dei lockdown in Cina. Per quanto riguarda gli ultimi sviluppi legati alla Russia, i paesi del G7 si sono impegnati a vietare l’importazione di petrolio russo e l’Unione europea sta lavorando a un piano simile, mentre Putin è intervenuto alla parata del 9 maggio a Mosca per celebrare la vittoria sul nazismo, tornando a parlare di “operazione preventiva” in Ucraina.

In Cina il premier Li Keqiang ha sottolineato il peggioramento della situazione occupazionale a causa delle restrizioni per il Covid, che dopo Shanghai hanno colpito pure Pechino. Anche i dati sulle esportazioni cinesi, cresciute ad aprile al ritmo più debole in quasi due anni, hanno evidenziato gli impatti dei lockdown.

Mercoledì sono attesi i dati americani sui prezzi al consumo, che dovrebbero mostrare il primo rallentamento dopo sette mesi. Il tutto, dopo il job report diffuso venerdì che lascia poco spazio ad un cambio di rotta da parte della Fed nei suoi piani di aumento dei tassi e riduzione del bilancio per contrastare l’inflazione.

Sul Forex l’euro/dollaro risale leggermente a a 1,054 e il dollaro/yen si riduce a 130,9. Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-2,8%) a 109,2 dollari e il Wti (-3,1%) a 106,3 dollari, dopo i guadagni dell’ultima ottava e tra i dubbi sulla domanda cinese.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 204 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,16%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap avanzano Leonardo (+1,6%), Bper (+1%) nel giorno del Cda sui risultati e Mediobanca (+0,8%). In calo soprattutto Amplifon (-4,7%), Saipem (-3,8%) e Prysmian (-3,8%).