Radici – Prodotti ecosostenibili, deleveraging e recupero dei margini i punti chiave della strategia

Dopo la ripresa evidenziata nel 2021 e il buon andamento registrato nei primi mesi del 2022, il management ha confermato la guidance per l’intero esercizio, pur con la cautela necessaria alle incertezze legate al Covid e alla crisi Ucraina. La strategia del gruppo conferma l’impegno a crescere in tutti i principali mercati di sbocco attraverso prodotti innovativi ed ecocompatibili, migliorando al contempo la marginalità anche grazie a una maggiore efficienza energetica. Il progressivo deleveraging registrato negli ultimi anni garantisce le risorse necessarie a sostenere gli investimenti pianificati, senza dimenticare eventuali opportunità di M&A per puntare a diventare leader del settore.

“Investimenti volti a un maggior efficientamento energetico e a rafforzare la struttura commerciale migliorando la marginalità; apertura di un canale E-commerce dedicato al B2C; continuare a sviluppare prodotti innovativi e a basso impatto ambientale”.

Sono queste le linee strategiche alla base del Piano Industriale 2022-2023 descritte dall’Amministratore delegato di Radici Pietro Industries & Brands, Ivan Palazzi, pur in uno scenario ancora caratterizzato da incertezza anche a causa del conflitto in Ucraina.

La società è attiva nel settore della pavimentazione tessile di altra gamma, con prodotti differenziati e personalizzati rivolti a quattro diversi segmenti: residenziale/contract, navale, sportivo ed automotive.

Particolare focus è riservato alle tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare, proponendo al mercato soluzioni che utilizzano materiali riciclati e rigenerati con un’offerta ad alto contenuto innovativo sia dal punto di vista tecnico qualitativo sia da un punto di vista ecocompatibile.

La scorsa settimana Radici ha annunciato di aver ottenuto la certificazione “RECYCLABLE PLASTIC” per tutti i prodotti di pavimentazione tessile realizzati con tecnologia tufting, che garantiscono la riciclabilità e il rigenero al 100% dei materiali e la conseguente possibilità di utilizzo degli stessi quali materia prima secondaria.

Al fine di mitigare l’effetto della volatilità dei prezzi dell’energia, Radici ha già perfezionato un accordo per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 2,4 MW nello stabilimento produttivo di Cazzano S. Andrea (BG), che entrerà in funzione nel secondo semestre e sarà in grado di coprire il 40% del fabbisogno energetico della Società.

Iniziativa che ridurrà l’esposizione ai rischi legati alle turbolenze che stanno caratterizzando i mercati energetici, contribuendo a un miglioramento della marginalità.

Una strategia che può contare, inoltre, sulla capacità dimostrata dall’azienda negli ultimi anni di ridurre progressivamente l’indebitamento, nonostante le difficoltà presentate dal contesto pandemico che hanno caratterizzato il quadro economico congiunturale.

Nel 2021 i ricavi sono cresciuti del 3% a 44,2 milioni e l’Ebitda è più che triplicato a 2,1 milioni, nonostante la frenata registrata nel quarto trimestre a causa del rincaro dei costi delle materie prime e alle difficoltà nei settori Automotive e in quelli legati al turismo.

Dall’altra parte, da sottolineare la solida ripresa del mercato Marine e il ritorno sui livelli pre-pandemici del 2019 dello Sportivo, a conferma della strategia di diversificazione attuata dalla società.

Alla luce del buon andamento dei primi mesi del 2022, il management ha poi confermato le stime per l’intero esercizio, nonostante un quadro congiunturale ancora caratterizzato da incertezza.

Per quest’anno, i ricavi sono attesi in aumento del 22% a 54 milioni grazie soprattutto alla forte ripresa nel Residenziale & Contract e all’ulteriore crescita nello Sportivo, mentre l’Ebitda margin dovrebbe salire al 7,4% dal 4,8% del 2021.

Il Ceo di Radici, Ivan Palazzi, illustra le priorità strategiche

“Investimenti a sostegno della crescita organica e al miglioramento della marginalità; apertura di un canale E-commerce per il mercato B2C; continuo sviluppo di prodotti ecosostenibili e che rispondano alle esigenze dell’economia circolare”.

Ivan Palazzi, Ceo di Radici Pietro Industries & Brands

Sono queste le priorità strategiche individuate dall’Amministratore delegato di Radici Pietro Industries & Brands, Ivan Palazzi, e alla base dell’aggiornamento del piano industriale presentato al mercato lo scorso novembre.

Il tutto potendo contare sulla progressiva riduzione dell’indebitamento registrata negli ultimi anni, che garantisce le risorse necessarie agli investimenti pianificati senza dimenticare eventuali opportunità di M&A.

La società, infatti, monitora, costantemente la possibilità di realizzare la crescita per linee esterne, attraverso mirate operazioni di acquisizioni di realtà industriali e commerciali strategiche per l’operatività del Gruppo.

“Le direttrici in tema di M&A sono quelle di acquisire società che possano apportare servizi complementari al nostro core business, potenziando la nostra presenza in alcuni mercati con l’obiettivo di diventare leader di settore attraverso un’offerta innovativa”.

Deleveraging a sostegno degli investimenti

Il primo punto della strategia del Gruppo riguarda gli investimenti volti a migliorare la redditività e a salvaguardare i margini dalla crisi energetica che ha innescato una forte impennata dei costi, tutelandosi dalla volatilità dei prezzi.

A tal fine Radici punta a un maggiore efficientamento energetico attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico da 2,4 MW finalizzato all’autoapprovvigionamento di energia elettrica nello stabilimento produttivo di Cazzano S. Andrea (BG).

L’entrata in servizio dell’impianto, prevista nella seconda parte del 2022, consentirà alla società di ridurre la propria esposizione ai rischi legati alle turbolenze che stanno caratterizzando i mercati energetici, autoproducendo circa il 40% del fabbisogno di energia elettrica.

L’altro aspetto fondamentale riguarda il potenziamento della struttura commerciale al fine di aumentare il portafoglio clienti nelle aree a più alto tasso di crescita e di marginalità, con particolare focus sul settore Sportivo.

“Intendiamo rafforzare la nostra presenza in determinati mercati quale lo Sportivo per cogliere le opportunità specialmente nel mondo del Padel, segmento cresciuto esponenzialmente nell’ultimo anno” dichiara Palazzi.

Una strategia che potrà far leva sulle risorse garantite dalla capacità del Gruppo di ridurre gradualmente il debito negli ultimi anni pur a fronte del difficile quadro congiunturale causato dalla crisi Covid.

L’indebitamento finanziario netto, infatti, è diminuito dai 22 milioni del 2019 ai 19,95 milioni del 2020 fino a 17,5 milioni a fine 2021, mantenendo costantemente un rapporto Net Debt/Patrimonio netto ben al di sotto dei livelli di guardia intorno a 0,6x.

Lo sviluppo di prodotti innovativi e a basso impatto ambientale

Sul fronte dei nuovi prodotti, Radici conferma l’impegno nell’industrializzazione di soluzioni a basso impatto ambientale attraverso l’utilizzo di materie prime riciclate e rigenerate, con un’offerta ad alto contenuto innovativo sia dal punto di vista tecnico qualitativo ma soprattutto da un punto di vista ecosostenibile.

“La nostra strategia si basa sul continuo sviluppo di sistemi altamente prestazionali che integrano affidabilità delle performance a prezzi competitivi, rispondendo al contempo alle esigenze dell’economia circolare” prosegue l’Ad della società.

Per quanto riguarda i settori Residenziale & Contract, Marine e Automotive, “realizziamo prodotti antibatterici e antivirali, a basso impatto ambientale attraverso l’utilizzo di materie prime riciclate e rigenerate post industriale e post consumer, ecocompatibili”.

Il Gruppo ha di recente ottenuto da CSI la certificazione “RECYCLABLE PLASTIC” per tutti i prodotti di pavimentazione tessile realizzati con tecnologia tufting con l’utilizzo di fibre di poliammide 6.

Detti prodotti garantiscono la riciclabilità e il rigenero al 100% dei materiali e la conseguente possibilità di utilizzo degli stessi quali materia prima secondaria sia internamente che esternamente alla società.

“Questa innovazione permetterà alla società di poter incrementare la propria leva competitiva su tutti i mercati per cogliere tutte quelle opportunità di crescita e sviluppo nell’ambito della sostenibilità ambientale, che risulta essere una delle principali leve strategiche del Gruppo” ha commentato Palazzi.

Nello sportivo, invece, “stiamo lavorando a sistemi senza intaso, 100% microplastic free, prodotti 100% ecocompatibili e riciclabili e sistemi altamente prestazionali che garantiscano l’affidabilità delle performance a prezzi competitivi”.

Il canale E-commerce dedicato al B2C

Un impegno da cui emerge la chiara attenzione di Radici Pietro alla sostenibilità e all’economia circolare, anche anticipando eventuali restrizioni normative e alla luce del crescente interesse che tali tematiche stanno assumendo nei settori in cui opera il Gruppo.

“La sostenibilità è una tema fondamentale per i nostri mercati. La nostra azienda si rivolge principalmente a clienti che sono studi di design e architettura che devono inserire i nostri prodotti all’interno dei capitolati di fornitura, facendo riferimento soprattutto a paesi del Nord Europa e a settori come l’hospitaliy sempre più attenti agli aspetti ambientali”.

Un’esigenza che la società ha intercettato con soluzioni innovative per quanto riguarda lo sviluppo di prodotti antibatterici e antivirali e parallelamente anche con prodotti non solo riciclabili ma rigenerabili al 100%.

Tale tipologia di prodotti sarà al centro anche del nuovo sito E-commerce, destinato principalmente ai consumatori finali anche alla luce della maggior rilevanza assunta da questo canale in seguito allo scoppio della pandemia.

“A partire dal secondo trimestre 2022, avvieremo un progetto di E-commerce per il mercato B2C finalizzato alla vendita on-line sia di prodotti di pavimentazione tessile che di erba artificiale di alta gamma di eco-design riciclabili e rigenerabili a basso impatto ambientale” spiega Palazzi.

I risultati 2021

“Nel 2021 i principali obiettivi contenuti nel Piano sono stati raggiunti, sebbene la società abbia subito nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno un aggravio dei costi legati ai prodotti energetici ed una contrazione del mercato automotive”.

Lo scorso anno, Radici ha realizzato ricavi in crescita del 3% a 44,2 milioni, leggermente inferiori rispetto ai 47 milioni previsti a budget a causa della contrazione registrata nel quarto trimestre.

Una dinamica riconducibile da un lato al calo delle vendite nel mercato automotive e, dall’altro, alla recrudescenza della crisi pandemica che ha nuovamente colpito il mercato del turismo e, di conseguenza, rallentato le vendite del gruppo nel mercato Residenziale & Contract.

A livello dei settori di business, il 2021 ha evidenziato una ripresa del mercato Marine che ha segnato un +49% a 4,9 milioni (+50% rispetto ai 3,3 milioni previsti nel piano industriale), mentre il mercato Sportivo è tornato ai livelli pre-Covid segnando un +12% a 12,05 milioni.

Il mercato Residenziale & Contract, invece, ha risentito soprattutto nell’ultima parte dell’anno del protrarsi della pandemia registrando un +8% rispetto al 2020 a 20,2 milioni, ma un -12% rispetto al Budget 2021.

Infine, il mercato Automotive ha segnato un -31% a 7 milioni (8 milioni le previsioni del budget 2021), complici le difficoltà mondiali di approvvigionamento e dalla contrazione di alcune commesse sul mercato USA dovute anche all’importante incremento dei costi di nolo e delle difficoltà logistiche legate alla dilatazione dei tempi di consegna dei prodotti.

L’Ebitda è più che triplicato a 2,14 milioni con una marginalità passata dall’1,4% al 4,8%, in linea con le previsioni indicate nel Piano. L’Ebit è risultato negativo per 0,09 milioni (positivo per 0,06 milioni nel 2020) per effetto dei maggiori ammortamenti.

Tenuto conto degli effetti economici consuntivati dalla gestione 2021, ancora inficiati dal contesto pandemico, il Gruppo ha deciso di limitare l’aliquota di ammortamento dell’anno 2021, per le immobilizzazioni materiali, fino al 50% delle normali aliquote di ammortamento per la Società e la controllata di diritto ungherese.

L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 0,86 milioni, in lieve diminuzione rispetto alla perdita di 0,91 milioni del 2020. Vale la pena ricordare che qualora la Società avesse conteggiato (come previsto nel Budget 2021) gli ammortamenti di periodo al 100%, la perdita netta sarebbe stata di 1,9 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 17,6 milioni dai 19,95 milioni al 31 dicembre 2020, con un miglioramento rispetto ai dati del Budget 2021 (18 milioni) principalmente riconducibile alla riduzione dell’indice di rotazione dei crediti commerciali e dell’indice di rotazione del magazzino.

Outlook

Per quanto riguarda l’outlook per il 2022, il management ha confermato la guidance fornita lo scorso novembre anche alla luce del buon andamento evidenziato nei primi mesi dell’esercizio, dopo gli incrementi dei prezzi di vendita attuati per recuperare gli aumenti di costi sostenuti nel quarto trimestre del 2021.

“Il primo trimestre dell’anno in corso ha confermato la ripresa di tutti i mercati di riferimento, con la sola eccezione dell’automotive, in linea con le stime contenute nel Budget 2022” afferma il Ceo.

“Resta l’incognita legata alla tenuta del recupero dell’economia, alle prese con l’uscita dalla crisi sanitaria e che ora si trova ad affrontare nuove incertezze legate alla disponibilità di materiali e al rincaro dei costi delle materie prime”.

“Sulla base dei dati gestionali dei primi mesi, riteniamo quindi di potere confermare le stime del Piano 2022, sebbene le stesse siano connesse alla durata del conflitto bellico ed ai suoi effetti negativi sull’economia globale, ad oggi non prevedibili” afferma il Ceo.

Le previsioni della società restano infatti oggetto di accurato monitoraggio anche in funzione dell’evoluzione della pandemia e della guerra tra Russia e Ucraina, per i relativi riflessi in termini inflazionistici e di contrazione della domanda.

Radici Pietro non risulta esposto sui mercati dell’Ucraina e della Russia, sia in termini di rischi di credito che di ricavi, rappresentando tali mercati un’incidenza inferiore al 3% rispetto ai ricavi di Gruppo.

Il conflitto ha però modificato lo scenario di riferimento con una situazione di forte instabilità, con la società impegnata monitorare attentamente l’evoluzione del mercato, al fine di attuare tutte le azioni necessarie a mitigare gli effetti avversi che potrebbero determinarsi.

Il Gruppo resta inoltre impegnato nel presidio di tutti i mercati di riferimento al fine di cogliere ogni opportunità di crescita, a conferma della strategia di diversificazione intrapresa.

Il management continua a credere fermamente nei propri punti di forza, legati in particolare alla forte differenziazione delle proprie aree di business e di mercati ed a orientare le proprie attività produttive improntate sull’eco-design e sulla sostenibilità ambientale sia nel breve che nel lungo periodo.

I target 2022-2023

Lo scorso novembre, la società ha rivisto le stime contenute nel Piano per il 2022 a causa del generale slittamento delle consegne degli ordinativi di merce nei settori Residenziale & Contract e Marine, coerentemente con l’andamento del mercato del turismo che sarà uno degli ultimi a registrare tassi di crescita in linea con il periodo pre-pandemico.

In aggiunta, il budget 2022 recepisce una significativa contrazione del mercato automotive rispetto alle stime originarie, dovuto perlopiù alla ben nota congiuntura negativa mondiale del settore.

Tuttavia, a ulteriore conferma dell’importanza della diversificazione dei mercati di sbocco, è previsto un importante consolidamento del mercato Sportivo, caratterizzato da una maggiore marginalità, a parziale compensazione del ritardo della ripresa degli altri tre mercati di riferimento.

Nel dettaglio, per il 2022 i ricavi sono attesi a 54 milioni, per poi salire a circa 60 milioni l’anno successivo. L’Ebitda 2022 è stimato a 4 milioni con una marginalità al 7,4%, mentre l’Ebitda 2023 è previsto in aumento a 5,5 milioni portando la marginalità oltre il 9%.

Per quanto riguarda le stime di fatturato per i singoli settori, la società prevede che nel biennio 2022-2023 i mercati Residenziale & Contract e Marine ritorneranno ai livelli pre Covid, mentre il mercato Sportivo, che ha risentito meno della crisi, ha già superato i livelli del 2019. Il mercato Automotive, invece, continuerà a risentire della negativa congiuntura mondiale.

Nel dettaglio, nel prossimo triennio i ricavi sono previsti in crescita a un Cagr 2020-2023 dell’11,8% raggiungendo i 60 milioni nel 2023 dai circa 43 milioni del 2020.

A livello di singoli settori, il Residenziale & Contract è atteso in crescita a un tasso medio annuo del 15%, passando dai 20,2 milioni del 2021 a 27,5 milioni nel 2022 e 28,5 milioni nel 2023. Il settore Marine è atteso in crescita a un tasso medio annuo del 36,8%, passando dai 4,9 milioni del 2021 a 8,5 milioni nel 2023.

Il settore Sportivo è atteso in crescita a un tasso medio annuo del 14,2%, passando dai 12,7 milioni nel 2021 a 14,5 milioni nel 2022 e 16 milioni nel 2023. Infine, i ricavi del settore Automotive sono previsti stabili a circa 7 milioni nel 2022 e nel 2023.

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Radici