Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso del 2,9%, rispetto al -2,1% dell’analogo indice europeo e al -2,7% del Ftse Mib.
Finale negativo per le borse europee, in un mercato azionario appesantito dalle persistenti incertezze legate all’elevata inflazione, all’inasprimento della politica monetaria e al possibile rallentamento dell’economia globale, anche per via del conflitto in Ucraina e dei lockdown in Cina.
Per quanto riguarda gli ultimi sviluppi legati alla Russia, i paesi del G7 si sono impegnati a vietare l’importazione di petrolio russo e l’UE lavora a un piano simile. In Cina il premier Li Keqiang ha sottolineato il peggioramento della situazione occupazionale a causa delle restrizioni per il Covid.
L’euro rimane poco sopra quota 1,05 dollari mentre lo spread Btp-Bund supera i 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano sopra il 3,1%.
Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib limitano le perdite Mediobanca (-0,3%) e Bper (-0,8%) nel giorno del Cda sui conti, pubblicati a mercati chiusi, che hanno evidenziato un utile netto sopra le attese, seppur in calo del 72% su base annua.
Il board di Intesa ha costituito al proprio interno quattro comitati endoconsiliari.
Fra le Mid Cap chiude in coda Mps (-5,3%).