Mercati – Piazza Affari (+1,4%) recupera terreno, bene le banche trainate da Bper (+10%)

Prosegue il rimbalzo delle borse europee, dopo le vendite della seduta precedente. Il Ftse Mib di Milano viaggia in rialzo dell’1,4% in area 23.150 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%). Anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq puntano verso una partenza in rimonta, con guadagni tra lo 0,8% e l’1,6%.

Malgrado gli acquisti odierni, il sentiment resta fragile e condizionato dalle preoccupazioni legate al conflitto in Ucraina, i lockdown in Cina, l’elevata inflazione e l’inasprimento della politica monetaria che rischia di rallentare la crescita o addirittura spingere alcuni Paesi in recessione.

Nei prossimi giorni l’attenzione si focalizzerà sui dati americani relativi ai prezzi al consumo e sugli interventi di alcuni esponenti della Fed, per trarre indicazioni sul ritmo con cui la banca centrale americana alzerà i tassi. Ieri Raphael Bostic (Fed di Atlanta) si è espresso in favore di altri ritocchi da 50 punti base, minimizzando la probabilità di interventi da 75 punti base, sebbene non siano da escludere.

Dall’agenda macroeconomica odierna è giunto l’indice tedesco Zew di maggio, che segnala un miglioramento della fiducia degli investitori, pur rimanendo fortemente negativo (-34,3 punti, -41 ad aprile), principalmente a causa della guerra.

L’Istat invece ha reso noto che la produzione industriale italiana è rimasta invariata a marzo (+3% a/a) e ha diffuso la nota mensile di aprile, in cui afferma che l’incertezza sull’evoluzione dell’economia domestica rimane elevata.

Sul Forex l’euro/dollaro si muove in area 1,054 e il cambio tra biglietto verde e yen è stabile a 130,2.

Tra le materie prime arretrano ancora le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 104,3 dollari e il Wti (-1,4%) a 101,6 dollari, dopo il crollo di ieri tra i timori per un rallentamento dell’economia e le indiscrezioni su un ammorbidimento delle sanzioni europee sul petrolio russo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 203 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,07%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap spicca Bper (+10,1%) dopo la diffusione dei conti. Acquisti anche su Unicredit (+4,1%), Finecobank (+3,9%) e Banco Bpm (+3,7%). In calo invece Sapiem (-6,1%) e Leonardo (-3,2%).